Strasburgo, 17 dicembre 2025 – Nel corso di un discorso tenuto oggi alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato un appello forte e chiaro: l’Europa deve essere pronta a combattere una moderna guerra ibrida. In vista del prossimo Consiglio Ue, la leader comunitaria ha sottolineato come la sicurezza europea non sia più un’opzione, ma un obbligo imprescindibile.
Verso un’Europa più forte e autonoma nella difesa
Von der Leyen ha evidenziato che, dopo decenni di investimenti insufficienti, si sta finalmente registrando una svolta significativa. L’Unione europea sta trasformando la sua base industriale della difesa in un settore capace di fornire tecnologie all’avanguardia e una produzione rapida su larga scala per fronteggiare le nuove minacce. Solo negli ultimi dieci anni, sono stati investiti 8 miliardi di euro nel Fondo per la difesa e, entro il 2030, si prevede di attivare fino a 800 miliardi di euro di investimenti.
Il programma SAFE, pensato per sostenere l’industria della difesa europea, ha visto una domanda superiore alle aspettative, con richieste per oltre 150 miliardi di euro da parte di 19 Stati membri, che già guardano a un nuovo ciclo di finanziamenti. La presidente ha chiarito che questo aumento degli investimenti non riguarda solo la difesa, ma anche la libertà, la prosperità e l’indipendenza dell’Europa.
Von der Leyen mette in guardia sulla guerra ibrida
Nel suo discorso, von der Leyen ha richiamato l’attenzione sulle sfide poste da una guerra moderna, che si manifesta non solo sul campo militare, ma anche attraverso attacchi informatici, disinformazione e violazioni dello spazio aereo, come dimostrato dai recenti episodi di droni russi abbattuti in Polonia. In questo contesto, la necessità di una difesa europea coordinata e tecnologicamente avanzata diventa cruciale.
Parallelamente, il presidente statunitense Donald Trump ha confermato che gli Stati Uniti e i loro alleati della Nato stanno intensificando la pressione per porre fine alla guerra in Ucraina, evidenziando un contesto geopolitico in cui la sicurezza europea si intreccia con quella transatlantica. Anche i leader dei Paesi baltici sottolineano l’importanza della collaborazione tra Ue e Nato per garantire la sicurezza del continente.
Con queste premesse, l’Europa si prepara a rafforzare la propria capacità di difesa, con un occhio particolare alla sorveglianza spaziale in tempo reale, alla protezione contro i droni e alla costruzione di una strategia comune che possa affrontare efficacemente le minacce di un mondo sempre più complesso e instabile.
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