Bruxelles, 23 luglio 2025 – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso preoccupazione per le recenti modifiche legislative approvate in Ucraina che riguardano le agenzie anti-corruzione. Nel corso di un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, von der Leyen ha richiesto chiarimenti sulle nuove misure adottate dalla Rada, il Parlamento di Kiev, che potrebbero indebolire le competenze e i poteri delle istituzioni fondamentali per la lotta alla corruzione nel Paese.
Von der Leyen, preoccupazioni sull’indipendenza delle istituzioni anti-corruzione ucraine
Secondo un portavoce della Commissione europea, le modifiche al Codice penale ucraino rischiano di compromettere gravemente l’efficacia dell’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) e della Procura specializzata anticorruzione (SAPO), due enti considerati pilastri dello Stato di diritto nel Paese. La Commissione ha sottolineato che il rispetto dello Stato di diritto e la lotta alla corruzione rappresentano elementi fondamentali per l’Unione europea, e in quanto Paese candidato, l’Ucraina è tenuta a rispettare pienamente questi standard senza compromessi.
Il ruolo chiave di von der Leyen nella politica europea
Ursula von der Leyen, in carica come presidente della Commissione europea dal 2019 e riconfermata nel 2024, si distingue per un forte impegno verso la tutela dello Stato di diritto e la promozione delle riforme nei Paesi candidati all’Unione. La sua richiesta di spiegazioni a Zelensky si inserisce nel quadro più ampio del sostegno europeo alle riforme ucraine, cruciali per la stabilità e l’integrazione del Paese nel contesto europeo. Von der Leyen, che ha guidato diverse iniziative per rafforzare la trasparenza e la governance all’interno dell’UE, ribadisce così l’importanza che riveste l’indipendenza delle istituzioni anticorruzione ucraine nel contrasto a fenomeni di corruzione che minano la fiducia dei cittadini e la credibilità delle istituzioni.
Il confronto tra Bruxelles e Kiev rimane dunque aperto, con l’Unione Europea che continua a monitorare attentamente gli sviluppi normativi in Ucraina, sottolineando che ogni passo indietro nella lotta alla corruzione potrebbe compromettere il percorso di adesione e collaborazione tra le due parti.






