Caracas, 13 ottobre 2025 – Il clima politico in Venezuela si tinge ancora una volta di toni accesi con una nuova provocazione da parte del presidente Nicolás Maduro, che ha definito “strega demoniaca” la leader dell’opposizione María Corina Machado, insignita venerdì scorso del Premio Nobel per la Pace. La dichiarazione ha riacceso le tensioni in un paese già segnato da una profonda polarizzazione politica e sociale.
Maduro contro Machado: parole durissime e clima di scontro
Durante le celebrazioni del 12 ottobre, ribattezzate dalle autorità governative come Giorno della resistenza indigena, Maduro ha denunciato la figura di Machado senza nominarla direttamente, ma riferendosi a lei come alla “strega demoniaca della Sayona”, un personaggio di una leggenda popolare latinoamericana. Citando un sondaggio dell’istituto Hinterlaces, vicino al chavismo, ha affermato che circa il 90% della popolazione la ripudierebbe. Nel suo discorso, Maduro ha ribadito il suo impegno per una pace “con libertà, sovranità, indipendenza e uguaglianza”, respingendo però quella che ha definito come “la pace delle rovine di Gaza” o “la pace della morte”.
La tensione si inserisce in un contesto di forti contrapposizioni internazionali, con gli Stati Uniti che hanno schierato navi nel Mar dei Caraibi per contrastare il traffico di droga, operazioni sostenute proprio da Machado, che ha dedicato il Nobel sia al popolo venezuelano “sofferente” sia al presidente Usa Donald Trump.
María Corina Machado: un simbolo dell’opposizione venezuelana
María Corina Machado, ex deputata e fondatrice del movimento politico Vente Venezuela, rappresenta una delle figure più emblematiche dell’opposizione al regime di Maduro. Negli ultimi anni, è stata protagonista di una dura battaglia politica e personale, costretta a vivere in clandestinità a causa delle persecuzioni del governo. Nel 2023 ha vinto con oltre il 90% delle preferenze le primarie dell’opposizione, ma è stata inabilitata politicamente per quindici anni con accuse di frode fiscale e sostegno alle sanzioni economiche statunitensi.
In un’intervista recente, Machado ha ribadito la sua convinzione che la sconfitta del regime sia vicina, sottolineando l’unità del 90% del paese contro il socialismo chavista e la necessità di restituire libertà e proprietà privata ai venezuelani. La leader ha inoltre chiesto un maggiore impegno internazionale, esprimendo apprezzamento per il sostegno europeo, con particolare riferimento all’Italia e alla presidente Giorgia Meloni, e ha confermato la disponibilità a negoziare una transizione democratica, pur senza aver mai avuto un contatto diretto con Maduro.
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