Caracas, 18 novembre 2025 – María Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e vincitrice del premio Nobel per la Pace 2025, ha diffuso il suo “Manifesto di Libertà”, un documento in cui sostiene che il Venezuela si trova “a un passo da una nuova era” e ammonisce che “il lungo e violento abuso di potere del regime sta arrivando alla fine”. Il manifesto arriva in un contesto di crescenti tensioni tra Caracas e gli Stati Uniti, che hanno intensificato la loro presenza militare nelle acque territoriali venezuelane ufficialmente per contrastare il narcotraffico, ma che il governo di Nicolás Maduro denuncia come un tentativo di favorire un cambio di regime.
Il Manifesto di Libertà di Maria Corina Machado
Nel testo, Machado afferma che senza il chavismo si potrà costruire un “nuovo Venezuela” con un’economia libera e competitiva, capace di triplicare le proprie dimensioni entro un decennio. Questo avverrebbe grazie alla liberalizzazione delle imprese statali e allo sviluppo dei settori petrolifero e del gas, risorse fondamentali per il paese. Un punto centrale del manifesto riguarda il ritorno dei milioni di venezuelani emigrati: “Li riporteremo a casa”, scrive la leader, sottolineando il valore di ricostruire il tessuto sociale e familiare dilaniato dalla crisi.
Machado dedica inoltre un passaggio alla denuncia degli abusi del governo Maduro, parlando del “grido degli assassinati, torturati e scomparsi” e stimando che oltre 18.000 prigionieri politici abbiano subito violenze sotto il regime. Per lei, il Venezuela potrà rialzarsi solo quando i responsabili di crimini contro l’umanità saranno giudicati dalla legge e dalla storia.
Premio Nobel e contesto politico attuale
La recente assegnazione del premio Nobel per la Pace a María Corina Machado ha suscitato ampie discussioni a livello internazionale. Pur essendo stata definita dal Comitato norvegese come una figura che mantiene “accesa la fiamma della democrazia” in Venezuela, la sua storia politica è controversa. Machado è stata coinvolta nel golpe del 2002 contro Hugo Chávez e ha sostenuto con forza l’intervento straniero per rovesciare il regime di Maduro, che a sua volta la considera una figura estremista.
Attualmente, Machado vive in clandestinità nel suo paese, sottoposta a una feroce repressione da parte delle autorità venezuelane. Nonostante sia stata esclusa dalla corsa presidenziale del 2024 per motivi politici, ha vinto con oltre il 90% dei voti le primarie dell’opposizione. La sua posizione è rafforzata dall’appoggio degli Stati Uniti, che hanno incrementato la pressione militare e politica sul governo Maduro, accusato di essere a capo di un cartello del narcotraffico e di gravi violazioni dei diritti umani.
L’opposizione venezuelana guidata da Machado si presenta come una forza intenzionata a porre fine all’era Maduro, puntando su una transizione democratica e sul rilancio economico del paese. Nel frattempo, la crisi politica e la tensione internazionale continuano a caratterizzare il panorama venezuelano, con gli Stati Uniti pronti a intensificare le operazioni militari e diplomatiche per favorire un cambiamento di regime.





