Da oltre un anno e mezzo si trova in isolamento totale, costretta a vivere nascosta per sfuggire alla repressione del regime di Nicolás Maduro: Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e Premio Nobel per la pace 2025, racconta con lucidità e determinazione la sua condizione in un’intervista rilasciata al quotidiano israeliano Israel Hayom.
Isolamento e lotta per la democrazia: la storia di Machado
“Sono in completo isolamento da 15 mesi. Il regime ha inventato ridicole accuse di terrorismo contro di me. Se mi trovano, mi faranno sparire”, racconta Machado. “Come migliaia di altri venezuelani, sono costretta a nascondermi. Più di 900 prigionieri politici sono rinchiusi nelle carceri e altre migliaia sono stati costretti a fuggire negli ultimi mesi”. Nonostante questa situazione estrema, la leader dell’opposizione continua a comunicare quotidianamente con migliaia di venezuelani in tutto il mondo grazie alla tecnologia. “Non sono sola. Lavoro giorno e notte. Sono certa che un giorno potrò tornare a camminare per le strade del mio Paese e abbracciare i miei figli e milioni di figli e figlie del Venezuela”.
Maria Corina Machado, nata a Caracas nel 1967, è una figura simbolo della resistenza contro la dittatura chavista. Deputata dal 2011 al 2014, fondatrice del movimento Vente Venezuela e attiva promotrice della democrazia, è stata recentemente insignita del prestigioso Premio Nobel per la pace, riconoscimento che ha acceso un acceso dibattito internazionale data la complessità del contesto venezuelano e le tensioni geopolitiche che coinvolgono il Paese.
Un simbolo internazionale sotto assedio
La sua storia politica è segnata da accuse, persecuzioni e un inasprimento delle misure repressive da parte del governo di Caracas. Nel 2024 è stata inabilitata politicamente per quindici anni, con l’accusa di frode fiscale e di sostegno alle sanzioni economiche statunitensi contro il Venezuela. Nonostante ciò, Machado rimane un punto di riferimento per l’opposizione e per la comunità internazionale che segue con attenzione la crisi venezuelana.
Nel frattempo, il clima nella regione si fa sempre più teso. Gli Stati Uniti hanno schierato una potente flotta militare nei Caraibi e la Russia ha confermato la fornitura di armi avanzate al governo Maduro, aumentando il rischio di un’escalation militare. In questo scenario, la figura di Maria Corina Machado si conferma come un simbolo di resistenza e di speranza per chi lotta per la democrazia in Venezuela.





