La Casa Bianca ha disposto alle forze militari statunitensi di focalizzare i propri sforzi sull’applicazione di una “quarantena” del petrolio proveniente dal Venezuela per almeno i prossimi due mesi, secondo quanto riferito da un funzionario statunitense all’agenzia Reuters. L’obiettivo principale, ha precisato la fonte in anonimato, è esercitare una pressione economica su Caracas tramite sanzioni, privilegiando mezzi economici rispetto a quelli militari.
La strategia statunitense contro il petrolio venezuelano
L’amministrazione americana, pur mantenendo disponibili opzioni militari, ha indicato una preferenza per le sanzioni economiche come strumento principale per indurre il governo di Nicolás Maduro a compiere concessioni significative. Il funzionario ha aggiunto che “gli sforzi compiuti finora hanno messo sotto pressione Maduro” e si prevede che entro fine gennaio il Venezuela possa affrontare una “calamità economica” qualora non si raggiungano accordi.
Il Pentagono ha già rafforzato la sua presenza nei Caraibi, con oltre 15.000 soldati schierati nella regione. Tuttavia, non sono tutti i mezzi militari a essere adatti per far rispettare la quarantena, con alcuni assetti come i caccia che risultano meno efficaci per questo tipo di interdizione.
Riecheggia la crisi dei missili cubani: il linguaggio della quarantena
All’inizio di dicembre, l’allora presidente Donald Trump aveva ordinato un blocco totale sulle petroliere sanzionate che entrano o escono dal Venezuela. L’uso del termine “quarantena” da parte della Casa Bianca richiama il linguaggio usato durante la crisi dei missili cubani del 1962, un richiamo simbolico alla determinazione americana nel contenere l’influenza venezuelana attraverso misure stringenti.
Questa strategia si inserisce nel più ampio contesto delle tensioni internazionali con il governo di Maduro, che continua a essere criticato dagli Stati Uniti non solo per la gestione politica interna, ma anche per accuse legate al narcotraffico e al sostegno di attività illecite. Washington ha aumentato negli ultimi anni la pressione, arrivando a offrire una taglia da 50 milioni di dollari per la cattura del presidente venezuelano, definito narcoterrorista dall’amministrazione statunitense.
Le sanzioni economiche e la quarantena petrolifera rappresentano dunque un ulteriore passo nella strategia americana volta a isolare e indebolire il regime di Caracas senza ricorrere, almeno per ora, a un intervento militare diretto.






