Washington, 26 agosto 2025 – Gli Usa si dichiarano pronti a fornire supporto strategico all’Ucraina nel contesto di un piano occidentale per la sicurezza postbellica, con particolare attenzione a Kiev e alla sua difesa aerea. Lo riferisce il Financial Times, citando alti funzionari statunitensi, europei e ucraini.
Il sostegno Usa a Kiev: intelligence e difesa aerea
Negli ultimi giorni, in numerosi colloqui tra funzionari della sicurezza nazionale e leader militari di Usa ed Europa, Washington ha manifestato la propria disponibilità a contribuire con risorse avanzate di intelligence, sorveglianza e ricognizione, oltre a sistemi di comando e controllo e risorse per la difesa aerea. Questo supporto dovrebbe accompagnare un eventuale dispiegamento guidato dall’Europa sul terreno ucraino, nell’ambito della cosiddetta coalizione dei volenterosi guidata da Regno Unito e Francia, che ha promesso di tutelare l’Ucraina da future aggressioni russe.
Gli Usa forniscono già a Kiev missili Patriot per la difesa aerea, mentre il sostegno postbellico potrebbe estendersi a includere l’impiego di aerei statunitensi, sistemi radar terrestri e capacità logistiche a supporto di uno scudo aereo e di una no-fly zone imposti dall’Europa. Washington, tuttavia, mantiene la propria posizione contraria al dispiegamento diretto di truppe statunitensi in Ucraina, condizionando la propria partecipazione all’impegno delle capitali europee a schierare decine di migliaia di soldati sul territorio ucraino.
Un quadro articolato di sostegno militare e politico
Il capo dello staff del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha confermato le informazioni rivelate dal Financial Times, sottolineando che ogni Paese della coalizione contribuirà con un mix differenziato di sostegno militare, politico ed economico. Le discussioni in corso prevedono il dispiegamento di quattro o cinque brigate europee, affiancate dagli “abilitatori strategici” forniti dagli Usa. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla situazione della scorsa primavera e indica un rafforzamento della cooperazione tra Washington e i Paesi europei per la sicurezza di Kiev e dell’Ucraina nel complesso.
Il piano delle capitali occidentali prevede inoltre l’istituzione di una zona smilitarizzata nel dopoguerra, eventualmente pattugliata da forze di pace neutrali, con un confine rinforzato e difeso da truppe ucraine addestrate dalla Nato e una forza di deterrenza a guida europea. In questo contesto, le avanzate capacità di intelligence e sorveglianza statunitensi consentirebbero il monitoraggio satellitare di eventuali cessate il fuoco e un coordinamento efficace delle forze occidentali presenti nel Paese.






