Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ricevuto alla Casa Bianca una delegazione composta da quasi tutti gli ex ostaggi israeliani liberati grazie all’accordo di cessate il fuoco negoziato lo scorso ottobre nella crisi di Gaza. L’incontro, riportato dai media israeliani, ha visto Trump rivolgere parole di grande riconoscenza e ammirazione ai prigionieri e alle loro famiglie.
Trump agli ex ostaggi: “Oggi siete eroi”
Durante il discorso tenuto alla Casa Bianca, parte del quale è stato diffuso in video ufficiali, Trump ha detto agli ex ostaggi: “Non siete più ostaggi… oggi siete eroi“. La delegazione israeliana comprendeva 26 ex prigionieri, di cui 17 tra i 20 ancora in vita liberati nell’ambito dell’accordo. Tra questi, spicca la figura di Matan Angrest, giovane soldato catturato da Hamas il 7 ottobre 2023 in un’unità corazzata vicino al confine con Gaza.
Trump ha elogiato Matan per la sua forza e resilienza, ricordando le violenze subite durante la prigionia: “A causa del suo servizio nelle IDF, Matan è stato sottoposto a violente percosse, a volte fino a perdere persino conoscenza. Solo e sotto scorta speciale, ha attraversato l’inferno”. Il presidente ha definito Matan una “testimonianza vivente della tenacia, del cuore e della fede del popolo ebraico”.
La visita e il messaggio delle famiglie
La delegazione israeliana è arrivata negli Stati Uniti martedì ed è stata accolta mercoledì da esponenti bipartisan del Congresso a Capitol Hill. Prima della visita alla Casa Bianca, alcuni degli ex ostaggi hanno espresso gratitudine a Trump per il loro rilascio e hanno chiesto di continuare la pressione su Hamas affinché vengano liberati anche i restanti ostaggi e restituiti i corpi di coloro che sono deceduti durante la detenzione.
Durante la cerimonia, Trump ha consegnato a ciascun membro della delegazione una moneta presidenziale speciale in segno di riconoscimento. Rivolgendosi a tutti, ha affermato: “È un onore conoscervi tutti. Vi vogliamo bene e il nostro Paese vi ama… siete persone straordinarie”.
L’incontro si inserisce nel contesto del secondo mandato di Trump, iniziato a gennaio 2025, durante il quale il presidente continua a mantenere un ruolo attivo nelle questioni di politica estera e sicurezza internazionale.






