Donald Trump torna ad avvertire la Russia su possibili ritorsioni in caso di mancato accordo: ecco le sue parole
Washington, 14 luglio 2025 – “Sono scontento con la Russia, imporremo severe tariffe se non avremo un accordo entro 50 giorni”: queste le parole pronunciate oggi dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante un incontro nello Studio Ovale con il Segretario generale della NATO, Mark Rutte.
Trump lancia un ultimatum a Mosca
Nel corso della riunione con il nuovo Segretario generale della NATO, che ha assunto la carica il primo ottobre 2024, Trump ha espresso apertamente il proprio malcontento nei confronti della Russia. La minaccia è chiara: entro 50 giorni gli Stati Uniti si aspettano un accordo con Mosca, altrimenti saranno imposte sanzioni severe. Questo messaggio arriva in un momento di crescente tensione internazionale, in cui la NATO gioca un ruolo cruciale nella sicurezza euro-atlantica e il dialogo con la Russia resta al centro delle questioni geopolitiche.
Mark Rutte, già ministro-presidente dei Paesi Bassi, ha assunto il ruolo di segretario generale della NATO dopo una lunga carriera politica. Il suo incontro con Trump sottolinea la volontà dell’Alleanza di mantenere un dialogo stretto con la Casa Bianca, in vista del prossimo summit NATO, dove si discuteranno temi fondamentali come la spesa per la difesa collettiva e lo sviluppo di un’industria della difesa innovativa e competitiva.
Il contesto internazionale e le implicazioni
L’ultimatum di Trump si inserisce in un quadro complesso di relazioni internazionali segnate da sfide strategiche e diplomatiche. La NATO, rafforzata dal nuovo segretario generale, conferma il proprio sostegno all’Ucraina e ribadisce l’importanza di un approccio integrato alla sicurezza euro-atlantica. Le parole del presidente americano testimoniano inoltre la determinazione degli Stati Uniti a contrastare le mosse di Mosca con misure economiche incisive qualora non si raggiungesse un’intesa in tempi brevi.
Rimane alta l’attenzione sulla politica estera statunitense guidata da Donald Trump, che dopo il suo ritorno alla presidenza nel gennaio 2025, continua a influenzare fortemente gli equilibri globali. La pressione su Mosca appare uno dei principali dossier su cui l’amministrazione americana intende concentrare i propri sforzi diplomatici e strategici nelle prossime settimane.






