Washington, 31 luglio 2025 – Nuovo scontro a distanza tra Stati Uniti e Russia, questa volta tra l’ex presidente americano Donald Trump e l’ex presidente russo Dmitry Medvedev. Lo scambio di accuse è nato dopo un avvertimento lanciato da Medvedev sul social media X, dove aveva dichiarato che “ogni ultimatum degli Usa è un passo verso la guerra”.
Trump risponde a Medvedev
In una serie di messaggi pubblicati sulla piattaforma Truth, Trump ha replicato duramente a Medvedev, definendolo “ex presidente fallito della Russia, che si crede ancora presidente”. Il tycoon ha anche ammonito Medvedev a “stare attento a quello che dice” perché “sta entrando in un territorio molto pericoloso”.
Trump ha poi aggiunto di non essere interessato alle relazioni tra India e Russia, sottolineando come per gli Stati Uniti “possono distruggere le loro economie, per quel che mi riguarda”. Ha inoltre criticato le alte tariffe doganali indiane che limitano gli affari con gli USA, evidenziando che “Russia e Usa non fanno quasi nessun affare insieme”.
Il contesto della tensione globale
Il confronto tra Trump e Medvedev si inserisce in uno scenario di crescenti tensioni geopolitiche e rivalità economiche globali, con una ridefinizione degli equilibri di potere a livello mondiale. La Russia, secondo analisi recenti, è impegnata in una complessa competizione globale per risorse e mercati, in una fase che gli esperti definiscono come una “ridistribuzione globale del mondo”.
La posizione di Trump, noto per le sue politiche protezionistiche e un approccio spesso isolazionista, riflette la volontà di guidare il caos geopolitico piuttosto che cercare di impedirlo, come evidenziato da alcuni commentatori. La controreplica di Medvedev, che ha assunto negli ultimi anni posizioni più dure nella politica estera russa, è parte di questa dialettica di crescente scontro tra le due potenze.
Il botta e risposta tra gli ex leader si inserisce dunque in un clima di instabilità e rivalità che coinvolge non solo Washington e Mosca, ma anche altri attori internazionali come India, Turchia, e paesi dell’Est e del Sud del mondo, tutti interessati a un posto di rilievo nel nuovo ordine globale.






