Washington, 26 settembre 2025 – Donald Trump ha annunciato un’ondata di misure protezionistiche che riguardano l’imposizione di nuovi dazi doganali su prodotti importati essenziali, con particolare attenzione a settori strategici come la farmaceutica, i mobili e i mezzi di trasporto pesanti. Questa decisione arriva a pochi giorni dall’entrata in vigore di un accordo commerciale con l’Europa che prevedeva tariffe stabilizzate al 15%, ma Trump si è mostrato determinato a perseguire una politica economica aggressiva.
Nuovi dazi sulle importazioni: impatti e dettagli
A partire dal primo ottobre 2025, gli Stati Uniti imporranno un dazio del 100% su qualsiasi prodotto farmaceutico di marca importato, una misura senza precedenti che potrebbe avere ripercussioni significative sul mercato globale dei farmaci. Parallelamente, sono stati decisi dazi del 50% sui mobili e del 25% sui camion, settori che rappresentano una fetta importante dell’import-export tra USA e partner commerciali internazionali. La scelta di Trump si inserisce nella sua tradizionale linea politica protezionistica, volta a tutelare l’industria nazionale e a ridurre la dipendenza da forniture estere, in particolare in ambiti strategici come la salute pubblica e il settore manifatturiero.
Queste misure si scontrano con il recente accordo commerciale sottoscritto dagli USA con l’Unione Europea, che aveva stabilizzato la maggior parte delle tariffe al 15%, segnalando una netta divergenza tra la nuova amministrazione Trump e le politiche di apertura e cooperazione internazionale adottate fino a poco tempo fa.
Implicazioni per il mercato globale
L’imposizione di dazi così elevati su prodotti farmaceutici di marca potrebbe innescare tensioni con l’Unione Europea e altri partner commerciali, potenzialmente rallentando gli scambi economici e aumentando i costi per consumatori e imprese. Inoltre, questa mossa riflette un ritorno a politiche protezionistiche che avevano caratterizzato la precedente presidenza Trump, con possibili ripercussioni sul fragile equilibrio del commercio internazionale.
In un momento in cui l’economia globale affronta sfide complesse, la strategia adottata dal Presidente Trump sembra voler rafforzare il mercato interno americano a scapito della cooperazione multilaterale, alimentando così un clima di incertezza nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e partner economici.






