Dopo l’ultimatum alla Russia per una tregua in Ucraina, Trump ha dichiarato che non è ancora pronto a interrompere i rapporti con Putin
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rilasciato in queste ore un’intervista esclusiva alla BBC in cui ha espresso la sua posizione sull’attuale conflitto in Ucraina e sul rapporto con il presidente russo Vladimir Putin. Nonostante la guerra prosegua e abbia causato ingenti danni, Trump ha dichiarato di non essere ancora pronto a una rottura definitiva con il leader del Cremlino.
Il colloquio con Putin e la guerra in Ucraina: le parole di Trump
Trump ha raccontato del suo ultimo scambio telefonico con Putin: “Abbiamo avuto una grande conversazione. Gli ho detto: ‘Bene così, penso che siamo pronti ad avvicinarci a chiuderla’ (la guerra). E poi lui ha tirato giù un palazzo a Kiev”. Il presidente statunitense ha definito questa situazione un “bagno di sangue” e ha ammesso la sua delusione nei confronti di Putin, sottolineando però che il dialogo non è ancora chiuso: “Sono deluso, ma non ho chiuso con lui”. Alla domanda su come intenda contribuire a fermare il conflitto, Trump ha risposto: “Ci stiamo lavorando”.
Il nuovo atteggiamento verso la Nato e rapporti con altri leader
L’ex presidente ha anche rivisto il suo giudizio sull’Alleanza Atlantica, che in passato aveva definito “obsoleta”. Oggi, invece, sostiene che grazie alle sue pressioni la Nato è diventata “un’organizzazione nella quale ciascuno paga i suoi conti”. Trump ha inoltre espresso soddisfazione per il rispetto mostrato dagli alleati durante l’ultimo vertice Nato, citando in particolare Germania, Francia e Spagna.
Infine, Trump ha parlato del rapporto con il Regno Unito e il governo laburista di Keir Starmer, definendolo positivo e indicandolo come un modello per intese commerciali e sui dazi. Ha espresso ottimismo sul futuro ruolo globale di Londra e sul consolidamento della Brexit, nonostante una gestione inizialmente problematica. Il presidente ha confermato il suo rispetto verso il re Carlo III e ha annunciato un incontro privato con il premier Starmer a fine mese in Scozia, oltre a una visita di Stato nel Regno Unito prevista per settembre su invito formale del sovrano.
Queste dichiarazioni arrivano in un momento di grande tensione internazionale, in cui il ruolo degli Stati Uniti e delle alleanze strategiche assume un’importanza cruciale per la stabilità globale.






