Secondo il Washington Post, Donald Trump avrebbe chiesto a Zelensky perché l’Ucraina non ha colpito Mosca: i dettagli
In una conversazione risalente alla scorsa settimana, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo diversi media, avrebbe rivolto al presidente ucraino Volodymyr Zelensky una domanda diretta e provocatoria: “Perché non avete colpito Mosca?”. Lo riporta il quotidiano statunitense Washington Post, che ha avuto accesso ai dettagli del colloquio tra i due leader.
Lo scambio tra Trump e Zelensky
Secondo quanto riferito, Zelensky avrebbe risposto affermando che l’Ucraina potrebbe effettivamente colpire la capitale russa, ma solo se ricevesse in dotazione le armi necessarie. Trump ha sostenuto che l’Ucraina deve esercitare maggiore pressione su Vladimir Putin, non limitandosi a Mosca, ma estendendo l’azione anche a San Pietroburgo, suggerendo così un ampliamento del fronte operativo contro la Russia. Questa posizione riflette la volontà dell’amministrazione americana di intensificare il supporto militare a Kiev.
Possibile invio di missili Tomahawk a Kiev
Fonti del Washington Post riferiscono inoltre che Trump starebbe considerando l’invio di missili Tomahawk all’Ucraina, un’arma a lungo raggio capace di colpire obiettivi strategici come Mosca e San Pietroburgo. Attualmente, i missili Tomahawk non sono inclusi nei pacchetti di aiuti militari in vigore, ma potrebbero essere inseriti in futuro qualora la Casa Bianca decidesse di aumentare la pressione sulla Russia. Inoltre, Washington potrebbe autorizzare l’uso da parte di Kiev dei missili ATACMS a lunga gittata, attualmente presenti sul territorio ucraino, per colpire basi militari, aeroporti e depositi di rifornimenti nel cuore della Russia.
Questi sviluppi segnano un possibile cambio di passo nella strategia americana nei confronti del conflitto in Ucraina, con un aumento del sostegno bellico diretto che potrebbe avere significative ripercussioni sullo scenario geopolitico europeo e globale. La disponibilità di armi a lungo raggio rappresenterebbe un significativo potenziamento delle capacità difensive e offensive di Kiev nel contesto dell’attuale guerra con Mosca.






