Il regista spagnolo Pedro Almodóvar ha definito Trump un dittatore paragonabile a Franco, sottolineando il suo impatto negativo sull’umanità
Pedro Almodóvar, celebre regista spagnolo, ha recentemente attirato l’attenzione internazionale durante la sua visita a New York per ricevere il prestigioso Chaplin Award al Lincoln Center. Nel suo discorso di accettazione, Almodóvar ha espresso forti critiche nei confronti dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, paragonandolo al dittatore spagnolo Francisco Franco. Le sue parole provocatorie hanno messo in evidenza il suo disprezzo per le politiche di Trump, accusato di violare i diritti umani e di alimentare l’odio contro gli immigrati.
Riflessioni sull’autoritarismo
Almodóvar ha aperto il suo intervento con una riflessione personale, esprimendo i suoi dubbi sull’opportunità di trovarsi in un paese governato da “un’autorità narcisista“. Ha evidenziato come l’attuale clima politico negli Stati Uniti, caratterizzato da divisioni e retorica incendiaria, possa richiamare alla mente i tempi bui della Spagna franchista. “Gli immigrati non sono criminali“, ha affermato, sottolineando l’importanza di un approccio umano e rispettoso nei confronti di chi cerca rifugio e opportunità.
Un duro attacco a Trump
Il regista ha lanciato un duro attacco, affermando che Trump passerà alla storia come “il più grande danno all’umanità“. Con una retorica accesa, ha descritto l’ex presidente come una “catastrofe“, paragonando la sua ingenuità alla violenza delle sue azioni. Queste affermazioni non sono solo un attacco politico, ma anche una profonda riflessione sul passato di Almodóvar, cresciuto sotto il regime di Franco, dove il cinema rappresentava un atto di resistenza e liberazione.
Il cinema come forma di espressione
Ripercorrendo la sua giovinezza, Almodóvar ha parlato di come il cinema sia stato per lui una via di fuga e una forma di espressione durante una dittatura oppressiva. Negli anni ’70 e ’80, con la transizione della Spagna verso la democrazia, Almodóvar ha trovato la libertà di esprimere le sue idee e la sua visione del mondo attraverso la sua arte. Il suo intervento si inserisce così in un contesto più ampio, in cui il cinema diventa un mezzo per affrontare e combattere le ingiustizie sociali, un tema che continua a essere attuale e rilevante.
Con il suo stile inconfondibile, Almodóvar ha attirato l’attenzione su questioni cruciali, invitando a riflettere sulle responsabilità di chi detiene il potere e sull’importanza di difendere i diritti fondamentali in un’epoca di crisi. La sua voce si fa portavoce di una generazione che ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze di regimi autoritari, un monito che risuona forte e chiaro anche oggi.






