Nancy Pelosi, figura di spicco del Partito Democratico e storica leader della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dalla politica attiva. Con un video diffuso sulla piattaforma X della durata di quasi sei minuti, l’ex Speaker ha dichiarato che non si ricandiderà alle elezioni del 2026, ponendo così fine a una carriera di oltre quaranta anni in Congresso.
Nancy Pelosi: l’annuncio del ritiro e il bilancio di una carriera
Nel video, rivolgendosi ai cittadini di San Francisco, il distretto che ha rappresentato dal 1987 e che continuerà a rappresentare fino alla fine del suo mandato, Pelosi ha sottolineato i risultati raggiunti durante la sua attività politica, fra cui l’approvazione dell’Obamacare e la riforma di Wall Street. Pur esprimendo orgoglio per questi traguardi, ha precisato che “resta ancora molto lavoro da fare”.
Fonti democratiche vicine alla deputata hanno anticipato che l’annuncio era atteso dopo le recenti elezioni in California, nelle quali si è votato per una proposta di ridisegno della mappa elettorale, volta a favorire l’assegnazione di più seggi al partito democratico alle elezioni federali di medio termine del 2026. Secondo quanto riferito da esponenti del partito, Pelosi dovrebbe formalizzare la propria decisione definitiva in seguito alla conclusione di questa tornata elettorale locale.
Un’epoca che volge al termine
Nancy Pelosi, 85 anni, è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di Speaker della Camera in più occasioni, affermandosi come una delle figure più influenti nella politica americana contemporanea. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante nel promuovere le istanze progressiste del Partito Democratico e nel consolidare la leadership del partito all’interno del Congresso.
Il suo addio, che arriva in un momento di crescente polarizzazione politica negli Stati Uniti, segna la fine di un lungo capitolo nella storia del Congresso, aprendo la strada a nuove leadership democratiche. Pelosi ha rappresentato San Francisco per sei diversi distretti nel corso della sua carriera, un’area fortemente legata al Partito Democratico e simbolo del progressismo americano.

