Un’importante operazione dell’FBI ha portato allo sventamento di un complotto terroristico pianificato da un gruppo antigovernativo di estrema sinistra, attivo nell’area di Los Angeles, con l’arresto di quattro persone. Il piano prevedeva una serie di attentati dinamitardi coordinati per la notte di Capodanno.
Il complotto e l’operazione dell’FBI
Secondo quanto riferito dal direttore dell’FBI, Kash Patel, i sospettati sono membri della cellula radicale denominata Turtle Island Liberation Front (TILF). Questo gruppo è descritto come un’organizzazione estremista con una ideologia filo-palestinese, antistatale e contraria alle forze dell’ordine. Gli attentati avrebbero previsto l’uso di ordigni esplosivi improvvisati, con l’obiettivo di colpire cinque diverse località nell’area metropolitana di Los Angeles e la contea di Orange.
Le quattro persone arrestate sono state identificate come Audrey Carroll, Zachary Page, Dante Gaffield e Tina Lai. Un quinto individuo collegato al TILF è stato arrestato a New Orleans per un attacco violento separato. Gli accusati, secondo l’atto d’accusa, avevano pianificato la cosiddetta “operation midnight sun”, che prevedeva il posizionamento di zaini con bombe a tubo artigianali presso due aziende statunitensi non meglio specificate. Tra le prove raccolte, vi è anche un documento manoscritto consegnato a un informatore delle forze dell’ordine, che delineava nel dettaglio il piano degli attentati.
Minacce agli agenti per l’immigrazione
Oltre agli obiettivi materiali, il gruppo avrebbe inteso colpire agenti e veicoli dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE), in risposta alle politiche di stretta sull’immigrazione adottate dall’amministrazione Trump. La procuratrice generale Pam Bondi ha definito gli arresti un successo fondamentale per impedire un “complotto terroristico enorme e orribile” nella regione.
Le indagini hanno evidenziato che gli imputati avevano già compiuto un viaggio nel deserto del Mojave per testare i dispositivi esplosivi, dimostrando un concreto avanzamento nella preparazione degli attacchi. L’azione dell’FBI rappresenta un ulteriore passo nella lotta contro il terrorismo interno, confermando la crescente attenzione delle autorità statunitensi verso minacce di matrice estremista domestica.






