New York, 28 agosto 2025 – La governatrice della Federal Reserve, Lisa Cook, ha formalmente avviato una causa legale contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in risposta al suo tentativo di rimuoverla dall’incarico. La denuncia è stata depositata presso una corte federale di Washington e rappresenta un ulteriore capitolo nella controversia tra l’amministrazione Trump e l’istituzione monetaria americana.
La causa legale e le motivazioni della Fed
Gli avvocati di Lisa Cook sottolineano come l’indipendenza della Federal Reserve sia tutelata da specifiche disposizioni di legge, in particolare quella che consente la rimozione di un governatore solo per giusta causa. Tale norma esclude espressamente la possibilità di licenziare un membro per contrasti sulle politiche monetarie della banca centrale. La causa contesta pertanto la legittimità del provvedimento annunciato da Trump, che accusa Cook di aver fornito informazioni fraudolente per ottenere condizioni più favorevoli su mutui ipotecari.
La governatrice ha respinto con fermezza le accuse, dichiarando di non avere intenzione di dimettersi e di voler affrontare le contestazioni nelle sedi opportune. Il suo legale, Abbe Lowell, ha annunciato che saranno intraprese tutte le azioni necessarie per bloccare un provvedimento che definisce privo di fondamento legale e procedurale.
Tensioni istituzionali e contesto politico
Il tentativo di rimuovere Lisa Cook si inserisce in un clima di forte tensione tra il presidente Trump e la Fed, accompagnato da pressioni politiche e richieste di cambiamenti nella leadership della banca centrale. In parallelo, si registra una crescente attenzione sul ruolo di Jerome Powell, presidente della Fed, che si trova a dover bilanciare autonomia istituzionale e le spinte provenienti dalla Casa Bianca.
Il caso Cook ha avuto ripercussioni anche sui mercati finanziari, con una reazione cauta delle Borse e un aumento delle vendite sui titoli di Stato a lungo termine. Il presidente Trump, nel suo annuncio di licenziamento, ha sottolineato la “tremenda responsabilità” della Fed, manifestando sfiducia nell’integrità della governatrice e puntando il dito contro una presunta condotta ingannevole.






