In California un nuovo incendio sta seminando il panico a nord di Los Angeles: ecco la situazione
La California è nuovamente teatro di un vasto incendio che sta mettendo in ginocchio vaste aree a nord di Los Angeles, scatenando una crisi senza precedenti. Oltre 1.400 vigili del fuoco sono al lavoro per contrastare le fiamme che, spinte da venti forti e temperature record, stanno devastando quartieri residenziali e aree naturali, costringendo migliaia di persone a mettersi in salvo.
Emergenza incendi a Los Angeles: migliaia evacuati e danni ingenti
Oltre 300 vigili del fuoco sono impegnati a contenere il Madre Fire, il vasto incendio che sta devastando la contea rurale di San Luis Obispo, in California. Il rogo è divampato mercoledì e in sole 24 ore ha già incenerito oltre 213 chilometri quadrati di territorio, un’area più ampia rispetto ai grandi incendi che lo scorso gennaio avevano colpito la zona di Los Angeles.
Le fiamme, alimentate dalla siccità, dalle temperature torride che sfiorano i 37 gradi e da raffiche di vento superiori ai 60 km/h, al momento risultano contenute solo al 10%. Circa 200 residenti sono stati evacuati e numerose strutture sono minacciate, mentre prosegue il lavoro incessante delle squadre antincendio.
La zona colpita, situata a circa 200 chilometri a nord-ovest di Los Angeles, è celebre in primavera per le distese di papaveri arancioni e fiori selvatici che colorano le colline, oggi trasformate in cenere e fumo.
Tensioni politiche e gestione dell’emergenza
Intanto, sul fronte politico, il governatore democratico Gavin Newsom ha puntato il dito contro i tagli federali alla prevenzione incendi, denunciando che stanno mettendo a rischio lo Stato. Dopo aver chiesto aiuto al presidente Donald Trump per i roghi di gennaio, Newsom è ora in aperta contrapposizione con il tycoon, accusandolo di aver ridotto i fondi per le agenzie incaricate di gestire le emergenze ambientali.






