Benjamin Netanyahu è atterrato poco fa a Washington per incontrare Donald Trump: ecco il programma della sua visita
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è arrivato oggi negli Stati Uniti, atterrando alla base aerea congiunta Andrews, nel Maryland, nei pressi di Washington, DC. L’arrivo precede una serie di incontri di alto livello, tra cui quello con il presidente americano Donald Trump, previsto per martedì sera. Questo incontro sottolinea, ancora una volta, l’importanza della collaborazione tra i due Paesi in un momento di forti tensioni in Medio Oriente.
Accoglienza ufficiale per Netanyahu e incontri programmati
All’aeroporto, Netanyahu è stato accolto da rappresentanti diplomatici israeliani, tra cui l’ambasciatore Yechiel Leiter, il console generale a New York Ofir Akunis e il vice ambasciatore Eliav Benjamin. La visita prevede, già nella giornata di oggi, un incontro con l’inviato speciale per il Medio Oriente degli Stati Uniti, Steve Witkoff, e con il Segretario di Stato americano Marco Rubio. Nei prossimi giorni sono attesi ulteriori colloqui con esponenti chiave dell’amministrazione statunitense, tra cui il Segretario alla Difesa Pete Hegseth e i leader del Congresso, in un calendario fitto di appuntamenti che riflettono la complessità della situazione geopolitica.
Contesto regionale e sfide diplomatiche
La visita di Netanyahu arriva in un momento critico per la regione. Le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno recentemente intensificato le operazioni in Cisgiordania, compresi attacchi aerei contro cellule terroristiche nelle aree di Jenin e Qabatiya, che hanno causato diverse vittime tra i militanti palestinesi. Parallelamente, l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) ha denunciato la distruzione di edifici nel campo profughi di Jenin, definendo le azioni israeliane “brutali” e chiedendo un intervento urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Sul fronte strategico, l’Iran ha presentato un nuovo missile a medio raggio, denominato Etemad, con capacità di raggiungere qualsiasi punto di Israele, aumentando così la pressione militare nella regione. Nel frattempo, Israele ha rafforzato la sua presenza militare sulle Alture del Golan, con la creazione di due nuove basi sul lato siriano, come rivelato da immagini satellitari.
In questo quadro, la collaborazione tra Stati Uniti e Israele appare cruciale per la gestione delle tensioni e per la ricerca di soluzioni diplomatiche, con Netanyahu che intende discutere con Trump e i suoi rappresentanti le strategie da adottare per affrontare le sfide regionali.






