La Joint Task Force Southern Spear, sotto la direzione del segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth, ha condotto il 15 dicembre una serie di attacchi cinetici letali contro tre imbarcazioni operanti su rotte note dei narcotrafficanti nel Pacifico orientale. Le operazioni hanno portato alla morte di otto narcoterroristi, tutti di sesso maschile, uccisi durante gli attacchi: tre sulla prima nave, due sulla seconda e tre sulla terza. La notizia è stata confermata dal US Southern Command tramite un comunicato pubblicato su X.
Lotta ai narcotrafficanti: i dettagli dell’operazione Southern Spear
L’operazione, denominata Southern Spear, è stata annunciata come parte della strategia degli Stati Uniti per combattere i narcotrafficanti e i narcoterroristi che operano nell’emisfero occidentale. La missione è coordinata dal Comando Sud degli Stati Uniti (Southcom) con l’obiettivo di “rimuovere i narcoterroristi dal nostro emisfero e proteggere la patria dalla droga che sta uccidendo il nostro popolo,” come ha sottolineato lo stesso Hegseth. Le imbarcazioni colpite erano impegnate in traffici illegali su rotte internazionali, e l’intelligence ha confermato il loro ruolo attivo nel narcotraffico.
Controversie e reazioni politiche
L’operazione Southern Spear si inserisce in un quadro di crescenti tensioni nella regione, con polemiche legate alla legittimità degli attacchi e alle modalità con cui sono stati eseguiti. In precedenti raid simili, sono emerse accuse riguardanti il possibile uso eccessivo della forza, con critiche anche da parte di parlamentari statunitensi che hanno chiesto indagini approfondite, soprattutto dopo la morte di sopravvissuti in mare. Pete Hegseth, confermato nel gennaio 2025 come segretario alla Difesa, guida con fermezza questa campagna contro i narcotrafficanti, ma deve far fronte a crescenti pressioni politiche e legali sul rispetto delle normative internazionali.
L’azione militare è parte di una più ampia strategia degli Stati Uniti nella lotta al traffico di droga, che coinvolge anche attacchi navali e operazioni congiunte in diverse aree chiave. Il coinvolgimento diretto di Hegseth, ex militare e figura politica di primo piano, segna una fase di intensificazione dell’impegno statunitense nella regione del Pacifico orientale e dei Caraibi.






