Washington, 6 novembre 2025 – Gli Stati Uniti hanno presentato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un progetto di risoluzione che prevede l’istituzione di una Forza Internazionale di Stabilizzazione temporanea a Gaza composta da circa 20 mila soldati. Questa forza, denominata Board of Peace, avrà il compito di garantire la sicurezza nella Striscia di Gaza attraverso misure di protezione dei civili e delle operazioni umanitarie, oltre a lavorare per la sicurezza delle zone di confine con Israele ed Egitto, in collaborazione con una nuova forza di polizia palestinese appositamente addestrata e selezionata.
Mandato e poteri della forza internazionale
Il progetto autorizza la forza a utilizzare tutte le misure necessarie, espressione che implica anche l’uso della forza militare, per adempiere al proprio mandato. Tra gli obiettivi principali vi è la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, che include la distruzione delle infrastrutture militari, terroristiche e offensive, la prevenzione della loro ricostruzione e la disattivazione permanente delle armi detenute dai gruppi armati non statali, in particolare quelli affiliati a Hamas. Secondo un funzionario statunitense, la risoluzione conferisce alla forza internazionale l’autorità di disarmare i militanti di Hamas, pur sottolineando che gli Stati Uniti si aspettano che lo stesso gruppo rispetti l’accordo e consegni le armi.
La tregua in vigore a Gaza
Nonostante gli accordi per un cessate il fuoco tra Hamas e Israele firmati a ottobre a Sharm El-Sheikh, la situazione nella Striscia di Gaza rimane tesa. Le violazioni della tregua da entrambe le parti sono state numerose, con Israele che ha sganciato diverse tonnellate di bombe sull’enclave palestinese in risposta a dei presunti attacchi di Hamas contro alcuni soldati israeliani.
I morti dall’inizio della tregua sono oltre 200, con la comunità internazionale che spinge verso la fase 2 del piano Trump, nella quale Hamas inizierebbe il suo disarmo, le Idf si ritirerebbero ulteriormente e il governo della Striscia verrebbe affidato a un organismo tecnico di transizione.






