Gergely Karácsony, il sindaco di Budapest, ha commentato il Pride e ha annunciato che non sfiderà Orbán alle elezioni
Il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, si è detto profondamente orgoglioso della recente manifestazione del Pride che ha colorato la capitale ungherese sabato scorso, definendola una grande dimostrazione di libertà e solidarietà in un contesto politico complesso. In un’intervista rilasciata a Repubblica, Karácsony ha sottolineato come quell’evento abbia trasformato Budapest nella capitale d’Europa, attirando l’attenzione e il sostegno di numerosi esponenti politici europei, inclusa la presidente della Commissione Europea.
Budapest: una città che resiste e si fa portavoce di libertà
Il sindaco ha evidenziato come il Pride rappresenti un segnale forte contro le restrizioni delle libertà fondamentali in Ungheria. “Se in uno Stato membro dell’Unione Europea a delle persone possono essere strappate le loro libertà fondamentali, nessun cittadino europeo può sentirsi al sicuro“, ha affermato Karácsony, richiamando il ruolo delle istituzioni di Bruxelles che ora “hanno gli strumenti per agire e devono usarli per distinguere chiaramente tra i governi e i loro cittadini”. Ha inoltre precisato che “l’Ungheria non può essere identificata con il suo regime autoritario e certamente Budapest non gli assomiglia neanche lontanamente”.
La manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 200mila persone nonostante le tensioni e le provocazioni dell’estrema destra, è stata possibile anche grazie all’iniziativa del sindaco, che ha autorizzato l’evento trasformandolo in un’iniziativa comunale, bypassando così il divieto imposto dal governo di Viktor Orbán. Questo gesto ha provocato dure reazioni da parte del governo ungherese, con minacce di arresto rivolte allo stesso Karácsony, ma ha anche consolidato la sua immagine come simbolo dell’opposizione progressista nel Paese.
Nessuna sfida politica diretta a Orbán
Interrogato sulla possibilità di candidarsi alle prossime elezioni parlamentari del 2026 per sfidare Orbán, Karácsony ha escluso questa ipotesi: “Non correrò in alcun modo per le parlamentari dell’anno prossimo. Il mio lavoro è qui, in questa città meravigliosa e libera“. Resta così concentrato sulla gestione della capitale e sul consolidamento di Budapest come esempio di democrazia e apertura in Ungheria.
Karácsony, politologo e leader dei partiti progressisti La Politica Può Essere Diversa e Dialogo per l’Ungheria, è sindaco di Budapest dal 2019 e da tempo si contrappone alle politiche di Orbán, soprattutto su temi legati ai diritti civili, all’Europa e all’inclusione sociale. La sua leadership è stata determinante per la riuscita del Pride, che ha rappresentato un momento storico nella lotta contro le restrizioni imposte dal governo sulle comunità LGBTQ+ nel Paese.






