Bruxelles, 20 ottobre 2025 – La Commissione europea ha completato l’esame della legislazione di Ucraina e Moldavia, segnando una svolta significativa nel percorso di adesione dei due Paesi all’Unione Europea. Entro novembre, il Consiglio UE sarà chiamato ad aprire tutti e sei i cluster negoziali previsti, aprendo la strada ad un’accelerazione delle riforme necessarie per l’integrazione europea, ha annunciato la commissaria europea all’Allargamento Marta Kos all’arrivo al Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo.
Avanzamento negoziale e sfide politiche
La Moldavia, in particolare, sta procedendo con un ritmo sostenuto nel processo tecnico di adesione, tanto che gli esperti di Bruxelles prevedono l’apertura di tutti i capitoli negoziali entro la fine del 2025, con l’obiettivo di completare i negoziati entro il 2027. Gert Jan Koopman, direttore generale della DG ENEST, ha sottolineato come il governo moldavo guidato dal premier Dorin Recean sia tra i più motivati a modernizzarsi e allineare le proprie istituzioni all’acquis comunitario, distinguendosi nettamente rispetto agli altri Paesi candidati nei Balcani occidentali.
Tuttavia, il percorso congiunto di Ucraina e Moldavia rischia di essere rallentato dal veto dell’Ungheria, che ostacola l’avvio dei negoziati per Kiev. La Commissione sta vagliando la possibilità di avviare separatamente i negoziati con la Moldavia, qualora il blocco di Budapest dovesse perdurare, per evitare ritardi nell’allargamento e sostenere il cammino europeo del Paese.
Kos ha inoltre evidenziato la necessità di affrontare con fermezza il tema della corruzione e di rafforzare lo stato di diritto, elementi fondamentali per il successo delle riforme e per garantire la stabilità istituzionale.
Il contesto geopolitico e la posizione dell’UE
L’alto rappresentante UE Kaja Kallas ha commentato l’attualità geopolitica sottolineando che l’Ucraina non può arrendersi nella sua lotta per l’indipendenza, un messaggio cruciale anche alla luce delle recenti tensioni internazionali. Kallas ha espresso una preferenza per un incontro diretto tra i presidenti Zelensky e Putin, mentre ha richiamato l’attenzione sul delicato equilibrio diplomatico, in particolare riguardo al mandato di arresto internazionale che grava su alcune figure coinvolte.
Sul fronte moldavo, la recente conferma della vittoria elettorale del partito europeista guidato dalla presidente Maia Sandu ha rafforzato la posizione pro-UE del Paese, offrendo un chiaro segnale di continuità nelle riforme e nell’impegno per l’integrazione europea. La Moldavia, con una popolazione di circa 2,4 milioni di abitanti, ha visto un’affluenza record alle elezioni parlamentari e un sostegno crescente alla sua aspirazione di adesione, nonostante le pressioni e le interferenze esterne, soprattutto dalla Russia e dalla regione separatista della Transnistria.
Bruxelles osserva con attenzione questi sviluppi, consapevole che il successo del percorso di adesione di Ucraina e Moldavia rappresenta non solo una sfida tecnica e politica, ma anche un test cruciale per la sicurezza e la stabilità dell’intera area orientale del continente.
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