Nel pomeriggio di oggi, martedì 10 giugno, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e l’Alto Rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, terranno un punto stampa per illustrare i dettagli
L’Unione Europea (Ue) accelera i lavori per l’adozione del diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l’obiettivo di presentare lo schema delle nuove misure nella riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Stati membri (Coreper II) nelle prossime ore. Nel pomeriggio di oggi, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e l’Alto Rappresentante per la Politica Estera, Kaja Kallas, terranno un punto stampa per illustrare i dettagli.
Verso il nuovo pacchetto di sanzioni: focus su Nord Stream e petrolio
Secondo fonti europee, il pacchetto sanzionatorio sarà incentrato su due temi principali: le restrizioni legate al gasdotto Nord Stream e l’introduzione di un price cap sul petrolio russo destinato ai Paesi terzi che importano greggio dalla Russia. Queste misure mirano a intensificare la pressione economica su Mosca, in un contesto segnato da crescenti tensioni geopolitiche.
L’accelerazione dell’Ue arriva in vista del prossimo vertice del G7 in Canada, dove il tema delle sanzioni sarà al centro delle discussioni. Tuttavia, permane l’incognita sulla piena adesione di tutti i membri, in particolare di Ungheria e Slovacchia, che hanno espresso nei giorni scorsi contrarietà rispetto ad alcune delle nuove restrizioni.
Ue, le posizioni di Ursula von der Leyen e Kaja Kallas
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, figura chiave nella definizione della politica europea, ha più volte sottolineato l’importanza di mantenere una linea ferma nei confronti della Russia, per sostenere l’Ucraina e preservare la sicurezza del continente. Accanto a lei, Kaja Kallas, dal dicembre 2024 Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, si mostra decisa nel portare avanti un’agenda rigorosa.
Non mancano però critiche verso Kallas, accusata da alcuni commentatori di alimentare tensioni eccessive, a scapito di un approccio diplomatico più equilibrato. Nonostante ciò, l’Alto Rappresentante mantiene un ruolo centrale nella strategia europea di risposta alla crisi ucraina.
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