Copenaghen, 19 settembre 2025 – La Commissione Europea, guidata dal Commissario per l’economia Valdis Dombrovskis, ha presentato una nuova proposta per sostenere finanziariamente l’Ucraina, gravemente colpita dal conflitto in corso con la Russia. L’idea prevede la concessione di un prestito di riparazione a Kiev, utilizzando le giacenze liquide derivanti dagli asset russi immobilizzati nei Paesi membri dell’Unione Europea. Tale misura è stata discussa durante l’informale riunione dell’Ecofin e trova già un ampio consenso a livello sia del G7 che del Consiglio europeo.
Commissione Europea, meccanismo del prestito di riparazione
Il modello, come spiegato da Dombrovskis, consiste nell’impiego delle risorse liquide bloccate degli asset russi senza intaccare la titolarità formale di tali beni. L’Ucraina riceverà quindi un prestito che sarà rimborsato solo nel momento in cui la Russia effettuerà i pagamenti relativi alle riparazioni di guerra. Questo approccio garantisce un sostegno immediato a Kiev senza pregiudicare la proprietà degli asset russi, creando un meccanismo trasparente e funzionale per finanziare la ricostruzione del Paese.
La Commissione Europea sta attualmente lavorando per definire con precisione modalità, tempi e volumi del prestito, basandosi anche sulle valutazioni del Fondo Monetario Internazionale riguardo ai fabbisogni finanziari dell’Ucraina nei prossimi due anni. Inoltre, il modello è replicabile anche tra gli altri Paesi del G7 che detengono asset russi congelati, aumentando così la portata dell’iniziativa.
Un sostegno europeo coordinato e concreto
Questa proposta, che si inserisce in un quadro di crescente pressione internazionale sulla Russia, si affianca alle nuove forniture militari e al supporto economico che Kiev sta ricevendo da parte degli alleati occidentali. La strategia dell’Unione Europea, guidata da figure come Dombrovskis, mira a fornire un aiuto concreto e strutturato, favorendo la stabilità e la ripresa economica dell’Ucraina nonostante le difficili circostanze.
Il Commissario europeo, in carica dal 1° dicembre 2024 e con un lungo percorso politico alle spalle, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa come strumento efficace per mettere in pratica le decisioni già concordate a livello internazionale, consolidando così la solidarietà europea nei confronti di Kiev.






