Bruxelles, 1 settembre 2025 – La Commissione europea ha annunciato che entro la fine di quest’anno sarà finalizzata una strategia sui piccoli reattori modulari (SMR), tecnologie nucleari considerate cruciali per il futuro energetico della Ue. L’anticipazione è arrivata dal commissario europeo all’energia, Dan Jørgensen, durante l’assemblea generale dell’Alleanza industriale europea sui piccoli reattori modulari tenutasi proprio nella capitale belga.
L’impegno europeo per i piccoli reattori modulari nucleari
Jørgensen ha sottolineato che l’alleanza pubblicherà a breve un piano d’azione quadriennale (2025-2029) che fornirà un contributo fondamentale alla definizione della strategia della Commissione. Per costruire questa iniziativa, nelle prossime settimane sarà lanciato un invito a presentare contributi e sarà istituito un forum delle parti interessate, coinvolgendo leader politici a livello europeo, nazionale e locale, oltre a rappresentanti di organizzazioni internazionali e non governative.
La strategia si inserisce nel più ampio contesto europeo di rilancio del nucleare, con l’obiettivo di aumentare la capacità installata da circa 100 GW a 150 GW entro il 2050. Si prevede infatti la costruzione di 30-45 nuovi reattori, tra impianti tradizionali e Small Modular Reactors, che potrebbero contribuire a mantenere la quota del 25% di energia elettrica prodotta da nucleare nell’UE.
Il ruolo degli SMR nella transizione energetica europea
Gli SMR si distinguono per una taglia più piccola e per la possibilità di essere prodotti modularmente in fabbrica, facilitando trasporto e installazione anche in aree con reti elettriche limitate. Questi reattori promettono tempi di realizzazione e costi inferiori rispetto ai grandi impianti tradizionali, pur essendo ancora in fase di sviluppo tecnologico avanzato.
L’Alleanza europea per il nucleare, che comprende 14 paesi UE più il Regno Unito, spinge affinché il nucleare sia riconosciuto come parte integrante della strategia di decarbonizzazione europea. L’Italia partecipa come osservatore, confermando il ritorno dell’interesse nazionale verso il nucleare.
In parallelo, enti di ricerca come ENEA e aziende italiane sono impegnati nello sviluppo di progetti SMR e AMR (Advanced Modular Reactors), contribuendo al progresso tecnologico e alla sicurezza degli impianti nucleari di nuova generazione.
La strategia UE in fase di definizione rappresenterà quindi un tassello fondamentale per integrare il nucleare nella transizione energetica europea, puntando su innovazione, sostenibilità e sicurezza.






