Bruxelles, 5 settembre 2025 – Nel corso del Consiglio informale della Ue a Copenaghen, il commissario europeo per l’Energia, Dan Jørgensen, ha ribadito con fermezza l’obiettivo strategico dell’Unione: mettere fine alle importazioni di energia provenienti dalla Russia.
L’impegno dell’Ue verso l’indipendenza energetica
Dan Jørgensen ha dichiarato che per la Ue “l’obiettivo è molto, molto chiaro. Vogliamo interrompere le importazioni di energia russa il più rapidamente possibile”. Il commissario ha sottolineato che questa misura non sarà temporanea, bensì definitiva: “Anche in futuro, anche quando ci sarà la pace, ritengo che non dovremmo comunque importare energia russa. Una volta raggiunto questo accordo, non importeremo mai più nemmeno una molecola di energia russa”.
Un segnale chiaro alla Russia
Interpellato sulla proposta della Commissione Ue, il commissario ha affermato che è fondamentale mandare un chiaro messaggio a Mosca: “non accetteremo più che la Russia utilizzi l’energia come arma”. Questa presa di posizione arriva in un contesto in cui l’Europa cerca di rafforzare la propria autonomia energetica e di ridurre la dipendenza dal gas russo, considerato uno strumento di pressione politica da parte del governo di Vladimir Putin.
Il commissario ha inoltre evidenziato le difficoltà nel raggiungere un consenso unanime tra i 27 Stati membri, citando le riserve di Paesi come Slovacchia e Ungheria. Tuttavia, ha espresso la speranza di trovare un accordo inclusivo, assicurando il proprio impegno ad aiutare quei Paesi che nutrono preoccupazioni riguardo alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico.
L’importanza dell’unità europea
Sebbene l’unanimità non sia un requisito previsto dalla normativa energetica, il commissario ha precisato che un fronte unito sarebbe un “segnale molto forte per il mondo, e in particolare per la Russia”. La prospettiva di un embargo totale sul gas russo riflette la volontà dell’UE di non cedere a ricatti e di affermare la propria sovranità in un settore strategico come quello energetico.
Il dibattito europeo si inserisce in un quadro internazionale complesso, dove la guerra in Ucraina prosegue e le tensioni tra Mosca e l’Occidente si riflettono anche sulle forniture energetiche. L’Unione Europea, impegnata nel sostegno a Kiev e nella ricerca di una soluzione diplomatica, si prepara quindi a misure che potrebbero trasformare radicalmente i suoi rapporti con il gigante euroasiatico.
Il ruolo di Dan Jørgensen e la strategia europea
Dan Jørgensen, nato a Odense nel 1975, è Commissario europeo per l’Energia e le politiche abitative dal dicembre 2024 e vanta un’esperienza politica consolidata nel settore ambientale e climatico, essendo stato ministro danese del clima e dell’energia. La sua posizione nel Consiglio dell’Unione Europea riflette la determinazione a ridurre la dipendenza energetica dalla Russia, accentuata dalle tensioni geopolitiche degli ultimi anni.
L’Unione europea promuove così un percorso di transizione energetica che, oltre a tagliare i legami con fonti esterne ritenute strategicamente rischiose, punta anche a sviluppare energie rinnovabili e a rafforzare la solidarietà tra i suoi Stati membri. La decisione di porre fine agli acquisti di energia russa segna un passaggio cruciale nella politica energetica comunitaria, in linea con i valori fondamentali dell’UE di sicurezza, autonomia e sostenibilità.






