L’Ue ha lanciato oggi un nuovo piano strategico denominato #RESourceEU, volto a rafforzare l’autonomia dell’Unione nella fornitura di materie prime critiche, in particolare le terre rare, essenziali per l’industria tecnologica e la transizione energetica. Questa iniziativa è stata illustrata da Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale della Commissione, a seguito delle dichiarazioni della presidente Ursula von der Leyen.
Ue: il piano per ridurre la dipendenza dalla Cina sulle terre rare
Le recenti comunicazioni della Cina, datate 9 ottobre, hanno evidenziato una dipendenza critica dell’Europa dalle materie prime strategiche, in particolare le terre rare, utilizzate in numerosi settori industriali ad alta tecnologia. Secondo Séjourné, tale situazione è “inaccettabile” e richiede una risposta immediata e coordinata a livello europeo. L’obiettivo della Commissione è quello di incrementare la produzione interna, diversificare le fonti di approvvigionamento e tutelare le catene del valore industriale europee.
Il piano #RESourceEU prevede anche la creazione di un centro congiunto di acquisto e stoccaggio strategico, ispirato al modello giapponese, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di queste risorse essenziali. “Quello che abbiamo fatto per la salute con il vaccino contro il Covid possiamo farlo per la nostra sicurezza economica e nazionale con le materie prime”, ha concluso Séjourné, richiamando l’unità dimostrata dall’Europa nella gestione della pandemia.
La strategia della Commissione: sicurezza e futuro industriale
Il piano è stato annunciato nel contesto di una Commissione presieduta da Ursula von der Leyen, impegnata nel rafforzamento della sovranità europea in ambito tecnologico e industriale. L’iniziativa mira a proteggere la sicurezza nazionale e il futuro della produzione europea, accelerando i tempi di intervento rispetto ai cambiamenti globali in atto.
Con #RESourceEU, l’Unione Europea mobilita tutti gli strumenti a disposizione per affrontare le sfide della dipendenza da materie prime critiche, promuovendo allo stesso tempo innovazione, sostenibilità e resilienza industriale, elementi chiave per mantenere la competitività globale dell’Europa.






