Si è conclusa la discussione al Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) del Consiglio dell’Unione Europea sul 19° pacchetto di sanzioni contro la Russia. Secondo fonti europee, la maggior parte delle questioni in sospeso è stata risolta, aprendo la strada all’approvazione delle nuove misure restrittive.
Sanzioni Ue alla Russia: nodi quasi risolti al Coreper
La riunione del Coreper, organo chiave del Consiglio Ue composto dai rappresentanti permanenti degli Stati membri, ha visto un ampio consenso sulle sanzioni che limiteranno la circolazione dei diplomatici russi all’interno dell’Unione. Il Comitato, che prepara le decisioni da portare ai ministri nei rispettivi Consigli settoriali, ha quasi completato l’esame delle proposte avanzate dalla Commissione europea.
Le fonti riferiscono che gli ultimi nodi tecnici e politici verranno sciolti “nei prossimi giorni”, consentendo di procedere con una rapida adozione delle misure sanzionatorie da parte del Consiglio. Il pacchetto, che rappresenta la 19ª tornata di sanzioni, punta a rafforzare la posizione dell’Ue nei confronti dell’aggressione russa, in un contesto di tensioni diplomatiche ancora alte.
Il ruolo del Coreper nell’Ue
Il Comitato dei rappresentanti permanenti, noto come Coreper, è un organismo fondamentale per il funzionamento del Consiglio dell’Unione Europea. Composto da alti funzionari diplomatici degli Stati membri, il Coreper prepara e facilita i lavori ministeriali, esaminando e negoziando le proposte legislative e politiche. Si divide in due formazioni: il Coreper I, che si occupa delle questioni tecniche, e il Coreper II, dedicato agli aspetti politici più delicati.
Le riunioni del Coreper si tengono a Bruxelles, sede del Consiglio Ue e di molte istituzioni europee. Qui si definiscono le strategie e le decisioni che influenzano la politica estera e interna dell’Unione, inclusa l’adozione di sanzioni economiche e diplomatiche, come nel caso attuale contro la Russia.
Con la maggior parte delle questioni ormai superate, l’Unione europea si prepara quindi a formalizzare un nuovo pacchetto di sanzioni che rafforzerà la pressione diplomatico-politica su Mosca nei prossimi giorni.






