L’Ue ha formalmente approvato il diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, un passo che riflette la determinazione dell’UE nel continuare a esercitare pressione su Mosca, nel contesto del conflitto in Ucraina che si protrae da oltre tre anni.
Ue: via libera alle nuove sanzioni alla Russia
La presidenza danese dell’Ue ha annunciato che la procedura scritta per l’adozione delle nuove misure si è conclusa senza obiezioni da parte dei 27 Stati membri. Nel pacchetto sono incluse restrizioni mirate all’export di gas naturale liquefatto (Gnl) russo, considerato il fulcro delle nuove sanzioni. Inoltre, è stato introdotto un meccanismo per limitare la libertà di movimento dei diplomatici russi presenti nei Paesi dell’Unione.
Il ministro degli Esteri danese Lars Løkke Rasmussen ha definito questa giornata “un grande giorno per l’Europa e per l’Ucraina”, sottolineando che l’impatto delle sanzioni sarà concreto e rilevante per la strategia europea nei confronti di Mosca.
La posizione della Commissione europea e le prospettive per l’Ucraina
Entrando al pre-vertice di Renew Europe, la Commissaria all’Allargamento Marta Kos ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, evidenziando la necessità di “fare pressione sulla Russia per arrivare alla pace”. Kos ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza di sostenere l’Ucraina, auspicando che i leader europei trovino presto un’intesa sui prestiti destinati alla ricostruzione del Paese.
La Commissaria ha poi ricordato gli avanzamenti nei processi di adesione all’Ue di Ucraina e Moldova, sottolineando che tali percorsi dovranno restare basati sul merito e che i negoziati sul primo cluster potrebbero aprirsi già nel prossimo novembre.






