Bruxelles, 19 settembre 2025 – Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato un nuovo pacchetto di sanzioni rivolto alla Russia, con l’obiettivo di colpire in modo incisivo i sistemi finanziari e di pagamento nazionali di Mosca. La misura si inserisce nel contesto delle tensioni geopolitiche legate all’invasione russa dell’Ucraina e alle successive azioni internazionali di contrasto.
Sanzioni mirate al sistema di pagamento russo
L’Unione Europea ha deciso di vietare l’utilizzo del sistema di carte di credito russo MIR, creato come alternativa ai circuiti internazionali, e del sistema di pagamento rapido SBP (Sistema di Pagamento Veloce). Questa decisione rappresenta un duro colpo per la capacità della Russia di gestire transazioni finanziarie autonome, limitando l’accesso dei cittadini russi a strumenti di pagamento essenziali.
In aggiunta, le nuove restrizioni comprendono un divieto totale sulle transazioni riguardanti le criptovalute e le piattaforme di scambio di cripto-asset. Viene altresì vietata la fornitura di servizi di emissione di moneta elettronica ai cittadini russi, con l’intento di ridurre ulteriormente la possibilità di elusione delle misure economiche imposte.
Estensione delle limitazioni a banche russe e paesi terzi
Le sanzioni finanziare prevedono anche il divieto totale delle transazioni con ulteriori istituti bancari russi e con banche operanti in Paesi terzi come il Kazakistan, la Bielorussia, il Kirghizistan e il Tagikistan. Tale estensione mira a evitare che Mosca possa aggirare le restrizioni attraverso intermediari finanziari collusi o di comodo.
L’Unione Europea conferma così il proprio impegno nel sostenere la sicurezza e la stabilità regionale, utilizzando anche strumenti economici e finanziari per esercitare una pressione mirata sul Cremlino.
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