Volodymyr Zelensky ha approvato un nuovo decreto che aggiorna la composizione del Consiglio per la sicurezza e la Difesa nazionale, escludendo German Galushchenko e Svitlana Grynchuk. La decisione arriva a pochi giorni dalle loro dimissioni dal Ministero della Giustizia e da quello dell’Energia, dopo che entrambi sono stati coinvolti nell’inchiesta sulla corruzione nel settore energetico ucraino.
Le dimissioni della ministra dell’Energia del governo Zelensky
La commissione parlamentare per l’Energia, i Servizi comunali e l’Edilizia ha già espresso sostegno formale alla richiesta di dimissioni di Grynchuk. Secondo quanto riferito dal deputato Yaroslav Zhelezniak su Telegram, la maggioranza dei membri del comitato ha votato a favore della sua rimozione, motivata da un presunto conflitto di interessi.
Nel suo intervento davanti alla commissione, la ministra ha affermato di essere pronta a collaborare con gli investigatori, ribadendo di non aver mai preso decisioni illecite né seguito direttive diverse da quelle impartite dalla sua direzione.
L’operazione anticorruzione che ha fatto cadere due ministri
Il 10 novembre, il National Anti-Corruption Bureau dell’Ucraina ha reso nota un’operazione per smantellare una rete criminale che esercitava un’influenza significativa su imprese pubbliche strategiche, tra cui Energoatom, la principale società nazionale per il nucleare.
Gli agenti hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni dell’imprenditore Tymur Mindich, co-proprietario di Kvartal 95 Studio, e presso la residenza di German Galushchenko, oggi ministro della Giustizia ma in passato responsabile del dicastero dell’Energia.
Arresti, sospetti e le richieste di Zelensky
Il giorno successivo, nell’ambito dell’indagine, sono state arrestate cinque persone e notificati sette avvisi di sospetto. Tra questi figurano un imprenditore indicato come capo dell’organizzazione criminale, un ex consigliere del Ministero dell’Energia, un dirigente di Energoatom con responsabilità legate alla sicurezza fisica, e quattro membri di una struttura di back-office specializzata nel riciclaggio di denaro.
Di fronte alla gravità delle accuse, Zelensky ha dichiarato pubblicamente che Galushchenko e Grynchuk dovevano lasciare il loro incarico. Il primo ministro Yuliya Svyrydenko ha quindi presentato alla Verkhovna Rada la richiesta formale di revoca dei due ministri.
La discussione parlamentare fissata per il 18 novembre
Il Parlamento ucraino affronterà il voto sulle loro destituzioni martedì 18 novembre. L’esito è considerato scontato, dato il sostegno già espresso dalle commissioni competenti e la linea dura assunta dal presidente.
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