La situazione a Pokrovsk, città strategica nell’Oblast di Donetsk nel cuore della guerra in Ucraina, resta estremamente delicata. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in un’intervista a Bloomberg TV che la decisione di un eventuale ritiro delle truppe da Pokrovsk spetta esclusivamente ai comandanti militari sul campo. “Nessuno li costringe a morire per il bene delle rovine”, ha detto Zelensky, sottolineando come il sostegno ai soldati e ai loro comandanti sia la priorità assoluta.
Ucraina: pressioni e offensiva russa su Pokrovsk
Negli ultimi mesi, la Russia ha intensificato gli sforzi per conquistare Pokrovsk, un nodo logistico chiave della regione del Donbass. Secondo il Financial Times, circa 200 soldati russi sono stati inviati per completare l’assedio entro metà novembre 2025. Le forze russe superano numericamente quelle ucraine in un rapporto di otto a uno, ma il Cremlino non ha ancora ottenuto il controllo totale della città. L’obiettivo, come spiegato da Zelensky, è convincere la comunità internazionale e in particolare l’ex presidente americano Donald Trump che l’Ucraina debba ritirarsi dall’intero Donbass orientale per porre fine al conflitto.
Le truppe russe hanno circondato Pokrovsk da tre lati, lasciando un varco di circa 15 chilometri per i rifornimenti ucraini. Tuttavia, le infiltrazioni russe all’interno della città non hanno portato a un controllo stabile. Il capo di stato maggiore russo aveva affermato che 5.500 soldati ucraini nei pressi di Pokrovsk erano circondati, ma Zelensky ha smentito un accerchiamento totale, pur ammettendo la gravità della situazione.
La posizione di Zelensky e le prospettive militari
Zelensky ha ribadito che l’Ucraina non intende abbandonare la difesa dei propri territori orientali. «Non possiamo abbandonare l’Ucraina orientale. Nessuno lo capirà, la gente non lo capirà», ha detto, avvertendo che cedere una città potrebbe aprire la strada a ulteriori avanzate russe senza un reale deterrente. Il presidente ha anche evidenziato come la priorità sia preservare la vita dei soldati piuttosto che mantenere posizioni che potrebbero rivelarsi insostenibili.
La caduta di Pokrovsk rappresenterebbe una grave perdita per Kiev, compromettendo il controllo su gran parte dell’Oblast di Donetsk e aprendo la strada all’avanzata russa verso l’oblast di Dnipropetrovsk, con conseguenze significative anche sul piano negoziale del conflitto. Nel frattempo, le autorità locali hanno invitato la popolazione civile, in particolare anziani e famiglie con bambini, a evacuare la città, mentre la stazione ferroviaria è stata chiusa a causa del deterioramento della sicurezza.
Il conflitto prosegue dunque con alta tensione e incertezza sul fronte orientale, con Pokrovsk al centro di una battaglia che potrebbe influenzare l’esito della guerra in Ucraina.






