Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha partecipato oggi a una conferenza stampa a Bruxelles, in vista del Consiglio europeo in corso nella capitale belga, sottolineando l’urgenza di una decisione circa il sostegno finanziario all’Ucraina. Nel suo intervento, Zelensky ha espresso una preferenza chiara per la proposta di finanziamento basata sui prestiti di riparazione, ritenuta strategica perché “la Russia comprende di essere colpevole”.
Ucraina: la questione dei finanziamenti e la posizione europea
Il presidente ucraino ha evidenziato che l’Ucraina si trova attualmente ad affrontare un deficit tra i 40 e i 50 miliardi di euro, cifra che potrebbe aumentare, e che è quindi fondamentale definire entro la fine dell’anno una linea di sostegno chiara da parte dell’Unione europea. Nonostante il sostegno di molti Stati membri, persistono scetticismi in alcuni Paesi, tra cui il Belgio, sebbene Zelensky abbia dichiarato di comprendere le ragioni politiche interne che alimentano tali dubbi, rimarcando tuttavia che l’Ucraina corre rischi ben più grandi.
A Bruxelles, durante il summit europeo, si discute anche dell’utilizzo degli asset russi congelati, una proposta spinta da figure come la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. Si tratta, secondo fonti comunitarie, dell’unica soluzione praticabile per fornire fondi freschi a Kiev, con un meccanismo basato sul principio che “chi invade un altro Stato e arreca distruzione deve pagare”. Tuttavia, la decisione è complicata da tensioni politiche interne agli Stati membri, come quelle manifestate dall’Ungheria di Viktor Orbán e dalle incertezze di Paesi come Italia, Malta, Bulgaria, Belgio e Repubblica Ceca.
Sicurezza e la presenza militare europea
Durante la conferenza a Bruxelles, Zelensky ha anche affrontato il tema della sicurezza, affermando che la presenza di truppe europee in Ucraina potrebbe ridurre il rischio di una nuova invasione russa, pur precisando che non si tratta di un invito a combattere direttamente. Questo punto conferma la richiesta di un supporto più tangibile da parte dell’Europa, che si aggiunge alla necessità di un sostegno economico urgente.
Il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha accolto Zelensky ricordando che “la pace non è a buon mercato, è inestimabile” e ha sottolineato come gli ucraini stiano pagando “il prezzo più alto per la propria libertà”. Il Consiglio europeo, che riunisce i leader dei 27 Stati membri, prosegue dunque il confronto su un dossier cruciale per la stabilità del continente e per il futuro dell’Ucraina.






