Kiev, 21 dicembre 2025 – Un raid aereo russo ha causato danni a un’infrastruttura civile nella regione di Rivne, nell’Ucraina nord-occidentale, senza provocare incendi. Lo ha comunicato Oleksandr Koval, capo dell’amministrazione regionale (Ova) di Rivne, tramite un messaggio su Telegram, come riportato dall’agenzia Ukrinform.
Danni e interventi nella regione ucraina di Rivne
L’attacco, condotto dalle forze russe, ha colpito un’infrastruttura civile importante, ma non ha innescato incendi. Un operaio ha riportato ferite lievi ed è stato assistito sul posto dal personale medico. Le autorità locali hanno immediatamente mobilitato rappresentanti delle Forze di sicurezza e difesa, oltre ad altre strutture competenti, per gestire la situazione e garantire la sicurezza nell’area colpita.
La regione di Rivne, situata nel nord-ovest dell’Ucraina e con un’ampia estensione territoriale di oltre 20.000 km², ospita una popolazione di circa 1,15 milioni di abitanti e una centrale nucleare, elementi che rendono la sua infrastruttura strategica per il Paese.
Conflitto in corso e situazione sul fronte
Parallelamente al raid su Rivne, proseguono le tensioni lungo altri fronti del conflitto. Nella regione di Sumy, l’esercito russo ha catturato un gruppo di 13 soldati ucraini, inclusi ufficiali di comando, secondo una fonte russa citata dall’agenzia RIA Novosti. L’area di Pokrovsk, invece, è teatro di intensi combattimenti, con le truppe ucraine che respingono numerosi tentativi di infiltrazione nemica.
Gli attacchi russi continuano a colpire le infrastrutture civili e energetiche ucraine, causando blackout diffusi e vittime tra la popolazione civile. In particolare, la capitale Kiev e città come Kharkiv e Poltava hanno subito interruzioni di corrente e danni significativi, aggravando la crisi umanitaria invernale nel Paese.






