Ucraina, 6 dicembre 2025 – Nella notte appena trascorsa, un’intensa offensiva russa ha colpito diverse città ucraine, con particolare violenza su Kiev e la sua regione. L’attacco ha visto l’impiego di missili ipersonici «Kinzhal» e numerosi droni, causando danni significativi alle infrastrutture, tra cui centrali elettriche e fabbriche, e ferendo almeno tre civili. Nel frattempo, a Miami proseguono i negoziati tra delegazioni statunitensi e ucraine, con l’obiettivo di raggiungere un accordo di pace, il cui successo appare tuttavia subordinato a un reale impegno russo alla de-escalation.
Offensiva russa e danni alle infrastrutture ucraine
Il raid russo, iniziato poco dopo la mezzanotte, ha colpito in particolare la regione di Kiev e le città di Fastiv, Dnipro, Zaporizhzhia e Chernihiv. Secondo fonti locali, la stazione ferroviaria di Fastiv, a circa 60 chilometri dalla capitale, è stata completamente rasa al suolo, mentre una fabbrica meccanica nel medesimo centro è stata gravemente danneggiata. Il governatore regionale, Mykola Kalashnyk, ha confermato che almeno tre persone sono rimaste ferite: un uomo di 42 anni colpito da schegge a Fastiv e due donne ferite nel distretto di Vyshhorodskyi, a nord di Kiev.
Particolarmente grave è stato l’attacco alle infrastrutture energetiche, con almeno due centrali elettriche danneggiate, tra cui l’impianto termoelettrico di Kryvyi Rih. A Kiev metà della città è rimasta senza corrente elettrica, paralizzando servizi essenziali e aumentando la tensione tra la popolazione. L’attacco ha incluso il lancio di tre missili ipersonici Kinzhal, una delle armi più avanzate del arsenale russo, e un numero elevato di droni, mettendo in allarme la difesa antiaerea ucraina e costringendo molti cittadini a rifugiarsi nelle metropolitane.
Parallelamente, il Ministero della Difesa russo ha annunciato l’abbattimento di 116 droni ucraini dispiegati in attacchi sulle regioni russe, segnalando anche danni a una raffineria di petrolio a Ryazan, a conferma dell’intensa attività bellica su entrambi i fronti.
Dialoghi diplomatici e prospettive di pace
Nel quadro di queste tensioni, a Miami si è aperto un nuovo ciclo di colloqui tra rappresentanti statunitensi e ucraini, con la partecipazione dell’inviato speciale Steve Witkoff e del genero del presidente Trump, Jared Kushner. Rustem Umerov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina, ha sottolineato che la priorità di Kiev resta la salvaguardia della sua indipendenza e sovranità, la protezione della sicurezza nazionale e la costruzione di un futuro democratico e prospero.
Secondo una nota del Dipartimento di Stato statunitense, “i progressi concreti verso un accordo dipendono dalla volontà russa di impegnarsi seriamente per una pace duratura, comprendente passi tangibili verso la de-escalation e la cessazione delle uccisioni”. Sia Ucraina che Stati Uniti hanno concordato un quadro di accordi di sicurezza e discusso le capacità di deterrenza necessarie a sostenere la pace nel lungo termine.
Umerov ha inoltre evidenziato che le trattative hanno contemplato un’agenda per la ricostruzione post-bellica dell’Ucraina e per iniziative economiche congiunte, con l’intento di rafforzare il Paese e renderlo più prospero rispetto al periodo precedente il conflitto. Le delegazioni si riuniranno nuovamente per approfondire i dettagli e proseguire i negoziati.






