Kiev, 22 ottobre 2025 – Continua senza sosta la serie di attacchi missilistici russi che colpiscono Kiev e altre città ucraine, provocando almeno due vittime nella capitale e diversi feriti in altre zone del Paese. Il sindaco Vitali Klitschko ha immediatamente invitato la popolazione a restare nei rifugi, sottolineando la gravità della situazione. Nel frattempo, l’esercito ucraino ha risposto con un attacco di precisione contro un impianto chimico strategico nella regione russa di Bryansk, utilizzando anche missili da crociera a lungo raggio britannici Storm Shadow.
Attacchi russi su Kiev e altre città: 6 morti e blackout diffusi
Le esplosioni hanno scosso Kiev intorno all’una di notte, subito dopo l’allerta per missili balistici diramata dall’Aeronautica militare ucraina. Una seconda ondata di detonazioni ha seguito circa mezz’ora dopo. Oltre alla capitale, le città di Dnipro, Zaporizhzhia e Izmail sono state colpite da bombardamenti che hanno causato incendi in edifici residenziali e blackout estesi, aggravando ulteriormente la crisi energetica in Ucraina. Le difese aeree ucraine hanno intercettato molti missili e droni, ma non sono riuscite a neutralizzare completamente l’offensiva nemica. Secondo fonti ufficiali, almeno due persone sono decedute a Kiev: un incendio in un edificio del quartiere Dnipro ha causato la morte di una vittima, seguita da un secondo decesso confermato successivamente. A Zaporizhzhia, almeno 13 persone sono rimaste ferite.
Secondo quanto riportato dallo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il bilancio totale delle vittime sarebbe di almeno 6 persone, inclusi 2 bambini.
Inoltre questa mattina la città di Kharkiv è stata oggetto di un attacco di droni, che hanno colpito un asilo privato nel distretto di Kholodnohirsky, ferendo alcuni bambini. Lo ha reso noto il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, riportato dall’agenzia Rbc-Ukraine. Secondo le prime informazioni, oltre alla presenza di feriti tra i piccoli ospiti della struttura, si è sviluppato un incendio nell’area colpita.
Kiev risponde: colpito un impianto chimico russo con missili Storm Shadow
Lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine ha rivendicato un attacco combinato aereo e missilistico su larga scala contro l’impianto chimico di Bryansk, a sud-ovest di Mosca, cruciale per la produzione di polvere da sparo, esplosivi e carburante per missili. L’operazione ha incluso l’utilizzo di missili da crociera britannici Storm Shadow, lanciati da aerei probabilmente F-16, che sono riusciti a superare il sofisticato sistema di difesa aerea russo. I danni all’impianto sono descritti come massicci, anche se la valutazione completa è ancora in corso. L’attacco ha coinciso con una dichiarazione congiunta di leader europei, tra cui il primo ministro britannico Keir Starmer, che hanno annunciato un rafforzamento della pressione economica e militare sulla Russia fino a un reale impegno per la pace da parte di Vladimir Putin.
Super offensiva russa nella pianura di Zaporizhzhia
Un’intensa offensiva russa è in corso nella pianura di Zaporizhzhia, caratterizzata da un massiccio impiego di mezzi corazzati, droni e truppe. Le forze di Mosca cercano di avanzare rapidamente, malgrado la prospettiva di un imminente cessate il fuoco, mentre gli ucraini rispondono con attacchi mirati, impiegando quadricotteri per contrastare gli incursori. La battaglia si combatte casa per casa, causando pesanti perdite su entrambi i fronti.
Le truppe russe hanno schierato una consistente ondata di tank e droni, con l’obiettivo di consolidare il controllo sulla regione strategica di Zaporizhzhia. Recentemente, l’unità speciale ucraina Gruppo 13 ha effettuato un’operazione di successo colpendo due motovedette russe in Crimea con droni marini Magura V5, come riportato dal Ministero della Difesa di Kiev.
Zelensky in Svezia per rafforzare l’export di armi e scambi di prigionieri in corso
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato oggi a Linköping, in Svezia, per un incontro con il primo ministro Ulf Kristersson volto a siglare un accordo sulle esportazioni di armi, in particolare per rafforzare la capacità di difesa di Kiev. La visita si inserisce in un contesto di crescente sostegno internazionale all’Ucraina, mentre prosegue la terza fase di scambio di prigionieri con la Russia, che ha finora permesso il ritorno in patria di quasi 700 soldati ucraini in pochi giorni.
Nel frattempo, il previsto vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump, che avrebbe potuto rappresentare un passo verso la de-escalation, è stato sospeso. La Casa Bianca ha confermato che non sono previsti incontri imminenti tra i due leader, nonostante Trump abbia dichiarato di voler prendere una decisione nei prossimi giorni circa un possibile colloquio. Il ministro degli Esteri russo Lavrov e il segretario di Stato americano Rubio hanno invece avuto un colloquio definito “produttivo”, ma non sufficiente a organizzare un incontro diretto tra Putin e Trump.
Il conflitto si mantiene quindi su un piano di alta tensione, con l’Ucraina che continua a resistere agli attacchi russi e a cercare sostegno diplomatico e militare dall’Europa e dagli Stati Uniti, mentre la Russia intensifica la pressione con bombardamenti mirati alle infrastrutture strategiche, compresi impianti energetici e centri abitati.






