Mosca, 18 settembre 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha reso noto che sono oltre 700.000 i soldati russi dispiegati sulla linea del fronte in Ucraina, come riportato dall’agenzia AFP. Questa cifra rappresenta un dato significativo della presenza militare russa nel contesto del conflitto iniziato con l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.
La situazione sul campo e il dispiegamento dei 700mila soldati russi
L’annuncio di Putin dei 700mila soldati russi schierati arriva in un momento di particolare tensione sul fronte orientale ucraino, dove le truppe russe continuano a sostenere operazioni militari su più direttrici. Secondo le informazioni più recenti, Mosca starebbe concentrando fino a 100.000 soldati nei pressi della città di Pokrovsk, nel Donbass, una zona strategica per il controllo dell’est del Paese. Questo rafforzamento militare segue un’escalation di attacchi che ha causato la morte di numerosi civili, tra cui bambini, alimentando la pressione internazionale su Mosca affinché accetti un incontro di pace.
Le reazioni internazionali e le prospettive diplomatiche
Il presidente russo, nelle scorse settimane, aveva dichiarato di non escludere la possibilità di un vertice con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, invitandolo anche a recarsi a Mosca per un confronto diretto. Kiev ha respinto immediatamente questa proposta, definendola inaccettabile e proponendo sedi alternative per i colloqui in paesi neutrali, come Austria, Vaticano, Svizzera e Turchia. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno autorizzato la vendita all’Ucraina di un nuovo pacchetto di armamenti, tra cui 3.350 missili terra-aria a lungo raggio, sottolineando il sostegno occidentale alla resistenza ucraina.
Nel contesto europeo, i leader di Francia e Germania hanno ribadito la necessità di ulteriori sanzioni contro la Russia e di supporto militare a Kiev, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha definito Putin come un “orco” e un “predatore” per la sua politica autoritaria e imperialista. L’attenzione internazionale rimane quindi focalizzata sulle dinamiche belliche e diplomatiche che potrebbero determinare l’evoluzione del conflitto in Ucraina.






