Secondo le stime dello Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina, la Russia avrebbe perso 1.066.110 militari dall’inizio dell’invasione su larga scala, avviata il 24 febbraio 2022. I dati, riportati dal Kyiv Independent, comprendono anche le 890 perdite subite dalle forze di Mosca nella sola giornata di ieri.
Le statistiche diffuse dall’Ucraina indicano anche ingenti danni all’equipaggiamento: distrutti 11.099 carri armati, 23.127 veicoli corazzati da combattimento, 58.265 veicoli e serbatoi di carburante, 31.429 sistemi di artiglieria, 1.465 lanciarazzi multipli, 1.207 sistemi di difesa aerea, 421 aerei, 340 elicotteri, 50.852 droni, 3.558 missili da crociera, 28 navi e un sottomarino.
La difesa aerea ucraina ha abbattuto missili e droni russi
Nella notte, le forze di difesa aerea dell’Ucraina hanno neutralizzato due missili balistici Iskander-M/KN-23 e 32 droni lanciati dalla Russia. Lo riporta Ukrinform, citando fonti dell’Aeronautica militare ucraina su Telegram.
A partire dalle 21 di ieri, Mosca ha lanciato 49 droni d’attacco di tipo Shahed e vari modelli di droni esca provenienti da diverse direzioni, tra cui Kursk, Primorsko-Akhtarsk e Shatalovo. Dalla regione di Kursk sono stati inoltre sparati due missili balistici Iskander-M/KN-23. Gli attacchi con droni hanno colpito le regioni di Donetsk, Sumy e Chernihiv, mentre i missili erano diretti verso la regione di Poltava.
Attacco respinto con un’azione coordinata
L’offensiva è stata contrastata grazie a un’operazione congiunta che ha visto impegnati l’aviazione, unità missilistiche antiaeree, squadre di guerra elettronica, sistemi senza pilota e gruppi di fuoco mobili. Secondo i dati preliminari, sono stati abbattuti complessivamente 34 obiettivi aerei: i due missili balistici e 32 droni.
Nel frattempo, sono stati documentati 17 attacchi con droni in 15 località diverse, a conferma dell’intensità della pressione militare russa sul territorio dell’Ucraina.
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