Kiev, 21 luglio 2025 – Nella notte appena trascorsa, la capitale ucraina è stata oggetto di un massiccio attacco aereo da parte delle forze russe, che ha provocato un aumento significativo delle vittime e dei danni materiali. Ci sono stati sei feriti e una persona ha perso la vita. L’attacco ha coinvolto l’uso combinato di missili balistici, missili da crociera e droni d’attacco provenienti da diverse basi militari russe, con obiettivi sparsi su più regioni dell’Ucraina.
Dettagli dell’attacco e conseguenze a Kiev
Secondo le comunicazioni ufficiali della polizia di Kiev, diffuse tramite il canale Telegram e riportate dall’agenzia Rbc-Ucraina, tra i feriti vi sono cinque adulti di età compresa tra i 36 e i 55 anni e una ragazza di 15 anni, tutti colpiti da schegge. La vittima mortale è un uomo che si trovava nel distretto di Solomyanskyi. L’attacco ha provocato ingenti danni anche alle infrastrutture civili della città: sono stati colpiti un asilo nido, una stazione della metropolitana, diversi magazzini e alcuni veicoli. Nel quartiere Darnytskyi, un edificio non residenziale ha preso fuoco a seguito dell’impatto di un missile, come confermato dal capo dell’Amministrazione militare di Kiev, Timur Tkachenko.
L’Aeronautica Militare ucraina ha segnalato l’attivazione ripetuta della difesa aerea durante la notte, con la distruzione di sei missili balistici Iskander-M e la neutralizzazione di 245 droni nemici di classe Shahed su un totale di 14 missili balistici e 250 droni lanciati contro la capitale e altre regioni. Nonostante gli interventi difensivi, le esplosioni sono state avvertite distintamente in vari quartieri di Kiev e in altre città come Kharkiv, dove almeno undici edifici sono stati danneggiati.
Mobilitazione e contesto militare
L’allarme nella capitale era stato dichiarato già intorno alle 23 ora locale, poco prima della mezzanotte in Italia. La risposta delle difese ucraine è stata immediata: quaranta minuti dopo è stata attivata la difesa aerea, mentre venti minuti più tardi è stato segnalato il decollo di bombardieri strategici Tu-95 dalla base russa di Olenya, nella regione di Murmansk. Successivamente, missili da crociera Kalibr sono stati lanciati dal Mar Nero verso Kiev, seguiti da missili ipersonici Kh-47M2 Kinzhal lanciati da aerei MiG-31K.
L’attacco si è esteso anche ad altre regioni, con droni russi avvistati nelle zone di Boryspil, Hlevakha, Vasylkiv, Brovary, Zolotonosha, Balakleya, Chornobay e Monastyryshche, mentre missili da crociera si sono diretti verso le regioni di Odessa e Vinnytsia.






