Mosca, 19 agosto 2025 – In un clima di crescente tensione internazionale, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha aperto concretamente la porta a nuovi incontri diplomatici volti a trovare una soluzione pacifica al conflitto in Ucraina. In una dichiarazione riportata dall’agenzia Tass, Lavrov ha sottolineato che la Russia è “aperta a ogni incontro bilaterale o trilaterale”, senza escludere alcun formato di colloquio.
Lavrov: “L’obiettivo della Russia non è mai stato al conquista di territori”
Nel corso di un’intervista rilasciata alla televisione Rossiya-24 e ripresa dall’agenzia Ria Novosti, Lavrov ha precisato che l’obiettivo della Russia non è mai stato la conquista di territori, ma la protezione delle popolazioni russe residenti in Ucraina. Il ministro ha affermato: “Non abbiamo mai detto che dovevamo semplicemente conquistare qualche territorio. Né la Crimea, né il Donbass, né la Novorossiya sono stati mai il nostro obiettivo”.
Ha inoltre aggiunto che il vero scopo è quello di difendere le persone russe che vivono da secoli in quelle terre, ricordando il loro contributo storico sia in Crimea che nel Donbass: “Il nostro obiettivo era proteggere le persone russe che hanno scoperto queste terre e che vi hanno versato sangue”.
Dialogo e prospettive di pace: il ruolo di Trump
Lavrov ha anche espresso fiducia nelle intenzioni del presidente statunitense Donald Trump, definendolo sinceramente interessato a raggiungere una pace “a lungo termine, stabile e affidabile” per l’Ucraina. Il ministro ha sottolineato che, dopo il recente vertice in Alaska tra Trump e Putin, gli Stati Uniti sembrano impegnarsi più profondamente nella risoluzione della crisi.






