L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) interviene in merito ai recenti fatti accaduti durante un evento promosso da una sezione locale a Napoli, ribadendo con fermezza la propria posizione sul conflitto in Ucraina e respingendo con decisione le accuse rivolte all’istituzione.
L’ANPI sull’Ucraina: posizione netta sull’invasione russa e richiesta di dialogo
In una nota ufficiale diffusa dalla segreteria nazionale, l’ANPI condanna senza riserve l’invasione russa dell’Ucraina e sottolinea l’urgenza di una soluzione negoziata che ponga fine alla guerra. L’associazione evidenzia altresì la necessità di arrestare la “folle corsa al riarmo”, riaffermando il proprio impegno per la pace e il rispetto della legalità internazionale. Viene inoltre difeso con forza il Presidente della Repubblica, simbolo dell’unità nazionale, da ogni forma di accusa e strumentalizzazione.
L’episodio di Napoli: appello alla calma e rigetto delle calunnie
L’episodio contestato è avvenuto al termine di una conferenza pubblica dal titolo “Russofilia, russofobia, verità”, organizzata dal comitato provinciale partigiani alla Federico II di Napoli, che ha visto la degenerazione in una lite con un gruppo di attivisti pro-Ucraina e la successiva organizzazione di un flash mob di protesta. L’ANPI nazionale chiarisce che tale iniziativa non è stata condivisa dalla Segreteria e richiama alla necessità di abbassare i toni, condannando con sdegno il crescente “rumore strumentale” e le calunnie rivolte all’associazione, considerate “inaccettabili” e dannose per il pluralismo democratico.
L’ANPI si definisce custode dei valori della Resistenza e della democrazia, difendendo il diritto alla dialettica e al confronto, anche se aspro, ma sempre nel rispetto del limite dell’offesa e della diffamazione. La nota giunge in un momento di particolare tensione politica e sociale, confermando l’impegno dell’associazione nel promuovere la memoria storica e nel difendere la coesione nazionale di fronte alle sfide attuali.






