Il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andrii Sybiha, ha dichiarato che Kiev è pronta a riprendere i colloqui con Mosca in qualsiasi momento
Kiev, 16 luglio 2025 – In un contesto di crescente tensione e instabilità, il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha dichiarato che l’Ucraina è pronta a colloqui di pace in qualsiasi momento, sottolineando la necessità di un impegno europeo più deciso contro la minaccia russa. La dichiarazione è stata resa nota durante un incontro con i ministri degli Esteri di Polonia e Lituania nella città polacca di Lublino.
Le dichiarazioni di Andrii Sybiha e l’appello all’Europa
Andrii Sybiha, che ha assunto la carica di ministro degli Esteri il 5 settembre 2024, ha evidenziato come, di fronte al mancato successo militare, il Cremlino abbia intensificato gli attacchi aerei contro le città e le comunità civili ucraine. “Mosca cerca di spezzare il nostro spirito, ma non ci riuscirà, soprattutto finché saremo uniti”, ha affermato Sybiha, ribadendo la disponibilità di Kiev a sedersi al tavolo negoziale “in qualsiasi formato e in qualsiasi area geografica”.
Il ministro ha inoltre criticato le accuse russe che imputano all’Ucraina un ritardo nei negoziati di pace, definendole “menzogne, manipolazioni e distorsioni dei fatti”. Sybiha ha quindi rilanciato l’appello all’Unione Europea affinché approvi il 18° pacchetto di sanzioni contro Mosca, attualmente bloccato dalla Slovacchia, e aumenti la pressione diplomatica per arrivare a un cessate il fuoco.
Il contesto internazionale: sospensione e ripresa degli aiuti militari USA all’Ucraina
Parallelamente, la situazione sul fronte degli aiuti militari statunitensi resta delicata. Dopo una temporanea sospensione degli aiuti militari decisa dall’amministrazione Trump, legata a valutazioni sulla buona fede di Kiev nei negoziati di pace, gli Stati Uniti hanno ripreso immediatamente la fornitura di assistenza a seguito dell’accordo di tregua di 30 giorni raggiunto durante i colloqui a Gedda, in Arabia Saudita.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso apprezzamento per la ripresa degli aiuti e ha sottolineato come sia fondamentale mantenere rapporti “normali” con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto.
In questo quadro, Sybiha ha convocato il vice capo della missione dell’ambasciata statunitense in Ucraina, sottolineando che “qualsiasi ritardo o esitazione nel sostenere le capacità di difesa dell’Ucraina non fa che incoraggiare l’aggressore a continuare la guerra e gli atti di terrore”. Le armi e i sistemi di difesa aerea, come i missili intercettori PAC-3 per i sistemi Patriot, restano elementi vitali per la difesa del paese, la cui assenza potrebbe portare a un aumento delle vittime civili.
Le tensioni restano alte, ma il messaggio ucraino è chiaro: la pace è una priorità, ma deve avvenire nel rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del paese, con un supporto internazionale forte e continuo.






