Svolta in Ucraina: il parlamento ucraino ha dato il suo assenso alle dimissioni del governo Shmyhal. Tutti i dettagli
Kiev, 16 luglio 2025 – Il parlamento ucraino ha approvato all’unanimità le dimissioni del governo guidato da Denys Shmyhal, aprendo la strada a un significativo rimpasto nell’esecutivo voluto dal presidente Volodymyr Zelensky.
Lo scioglimento del governo Shmyhal e la nuova composizione
Dopo oltre cinque anni in carica, il primo ministro Denys Shmyhal, il cui mandato è iniziato il 4 marzo 2020, si è dimesso insieme al suo gabinetto. Questo periodo rappresenta il mandato più lungo nella storia recente dei primi ministri ucraini. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali come Ukrinform, la votazione per la nomina del nuovo governo è prevista per domani.
A guidare il nuovo esecutivo sarà Yulia Svyrydenko, attuale vicepremier e ministro dell’Economia, considerata un’alleata stretta del capo di gabinetto Zelensky, Andriy Yermak. Nel contempo, Shmyhal dovrebbe assumere la carica di ministro della Difesa, mentre Rustem Umerov, fino ad ora titolare della Difesa, sarà nominato ambasciatore ucraino a Washington, un ruolo di grande rilevanza diplomatica.
Il profilo di Denys Shmyhal e il contesto politico in Ucraina
Denys Anatolijovyč Shmyhal, nato a Leopoli nel 1975, è un politico indipendente con una formazione in scienze economiche presso il Politecnico di Leopoli. Prima di diventare primo ministro, Shmyhal ha ricoperto diversi incarichi manageriali nel settore energetico e nell’amministrazione regionale, incluso il ruolo di governatore dell’oblast’ di Ivano-Frankivs’k. La sua nomina a premier nel marzo 2020 è avvenuta nel pieno della presidenza di Zelensky, in un periodo caratterizzato da sfide interne ed esterne, poi sfociate nella guerra con la Russia.
Il rimpasto governativo appare come parte di una strategia più ampia di Zelensky per rafforzare i legami con gli alleati occidentali, in particolare gli Stati Uniti, e per dare nuovo impulso all’economia nazionale duramente colpita dal conflitto e dalle sanzioni internazionali.
La decisione del parlamento segna un momento cruciale nella politica ucraina, in un contesto segnato da tensioni militari e pressioni diplomatiche, che richiedono un governo forte e coeso per affrontare le sfide attuali.






