Tel Aviv, 7 ottobre 2025 – Prosegue il delicato negoziato tra Israele e Hamas per il rilascio degli ostaggi, con segnali incoraggianti che indicano un possibile sblocco nelle prossime ore. Le trattative, in corso a Sharm el-Sheikh sotto la mediazione internazionale, stanno infatti registrando progressi significativi.
Avanzano i colloqui a Sharm el-Sheikh
Fonti vicine alle trattative hanno riferito a Channel 12, principale emittente israeliana, che le autorità di Tel Aviv si stanno preparando al rilascio degli ostaggi già all’inizio della prossima settimana. Il team negoziale guidato dagli statunitensi Witkoff e Kushner non dovrebbe fermarsi per più di due o tre giorni, con la firma dell’accordo prevista entro il weekend, salvo imprevisti. Israele ha ribadito la richiesta che tutti gli ostaggi israeliani vengano restituiti vivi entro un giorno, con la consegna successiva anche dei corpi delle vittime.
Dall’altra parte, Hamas, come riportato da Al Jazeera, ha concluso il secondo giorno di colloqui concentrandosi sulle condizioni per il ritiro delle forze israeliane dall’area e collegando le fasi del rilascio degli ostaggi a quelle del ritiro militare israeliano. Il gruppo palestinese ha inoltre sottolineato la necessità di garanzie internazionali per un cessate il fuoco definitivo.
Ottimismo, ma cautela nelle dichiarazioni ufficiali di Israele
L’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso ottimismo, pur mantenendo un atteggiamento prudente. Un funzionario ha infatti avvertito che Hamas potrebbe aggiungere ostacoli o abbandonare i negoziati in qualsiasi momento. Il capo negoziatore israeliano Ron Dermer è atteso domani a Sharm per partecipare ai colloqui.

Intanto nelle scorse settimane, nel contesto più ampio della crisi mediorientale, Israele ha liberato alcune ostaggi, tra cui Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, che sono state accolte dall’esercito israeliano e riunite alle loro famiglie, offrendo un barlume di speranza nel difficile scenario attuale.
Le dinamiche della trattativa rimangono tuttora molto fluide e il futuro dipenderà dal rispetto degli accordi da parte di tutte le parti coinvolte, con la comunità internazionale che segue con attenzione gli sviluppi in questa fase cruciale.






