Istanbul, 15 aprile – Özgür Özel, leader del principale partito di opposizione turco Chp, è stato condannato a una multa di 75mila lire turche (circa 1.735 euro) per aver criticato il presidente Recep Tayyip Erdogan nel 2022, accusandolo di aver compromesso l’indipendenza della Magistratura.
Il recente caso del leader del principale partito di opposizione in Turchia, il Cumhuriyet Halk Partisi (Chp), Özgür Özel, ha suscitato un ampio dibattito sulla libertà di espressione nel Paese. Condannato a una multa di 75.000 lire turche, equivalenti a circa 1.735 euro, per le sue critiche al presidente Recep Tayyip Erdogan, questo episodio si inserisce in un contesto di crescente tensione tra il governo e le forze di opposizione. La sentenza, emessa da un tribunale di Ankara, rappresenta un ulteriore passo nella repressione delle voci critiche in Turchia.
Le accuse e il contesto legale
Le accuse contro Özel risalgono a un discorso tenuto nell’aprile 2022, durante un comizio davanti al Palazzo di Giustizia di Istanbul. In quell’occasione, il leader del Chp aveva denunciato la presunta erosione dell’indipendenza della magistratura in Turchia, attribuendo al presidente Erdogan la responsabilità di tale situazione. L’avvocato di Erdogan, Huseyin Aydin, ha affermato che le parole di Özel sono state considerate diffamatorie e lesive dell’immagine del Presidente, giustificando così la condanna.
Implicazioni per la libertà di espressione
Questo caso solleva interrogativi significativi sulla libertà di espressione in Turchia, dove le critiche al governo possono spesso portare a ripercussioni legali. Negli ultimi anni, il clima politico nel Paese è stato caratterizzato da restrizioni sempre più severe sulla stampa e sulla libertà di parola. Organizzazioni internazionali per i diritti umani, come Amnesty International e Human Rights Watch, hanno frequentemente denunciato l’uso della legislazione contro la diffamazione come strumento per soffocare il dissenso.
Reazioni dell’opposizione e della società civile
La condanna di Özel ha suscitato reazioni immediate all’interno della comunità politica e della società civile turca. Molti esponenti dell’opposizione hanno espresso solidarietà nei confronti di Özel, evidenziando come questo caso rappresenti un attacco diretto alla democrazia e al diritto di critica. Alcuni analisti avvertono che tali misure repressive potrebbero avere conseguenze negative per il clima politico in vista delle elezioni future, alimentando un ambiente di paura e autocensura tra gli oppositori del governo.
La situazione attuale in Turchia è emblematicamente segnata da una frattura tra il potere esecutivo e le istituzioni democratiche. La magistratura è percepita da molti come sempre più allineata agli interessi del governo. La condanna di Özel rappresenta, pertanto, non solo un episodio isolato, ma un sintomo di un problema più ampio che affligge la società turca contemporanea.






