Nel corso di un incontro alla Casa Bianca con il premier australiano Anthony Albanese, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha fornito aggiornamenti su diverse questioni internazionali di primo piano, tra cui il conflitto in Ucraina, la situazione in Medio Oriente e le relazioni con la Cina. Le dichiarazioni del presidente statunitense toccano temi delicati e attuali, confermando l’impegno della sua amministrazione su più fronti diplomatici e strategici.
Trump: negoziati per la pace in Ucraina e posizione sul Medio Oriente e Cina
Durante il colloquio, Trump ha affermato che gli Stati Uniti sono “sulla strada di provare a fare un accordo” per porre fine alla guerra in Ucraina, sottolineando che “se non faremo un accordo un sacco di persone pagheranno un grande prezzo”. Il presidente ha anche espresso un cauto ottimismo riguardo alla conclusione del conflitto, dichiarando: “Penso che ci arriveremo”. Riguardo alle potenzialità militari di Kiev, Trump ha osservato che “l’Ucraina potrebbe ancora vincere, ma non credo ci riuscirà”, senza escludere tuttavia che “potrebbe accadere qualsiasi cosa”.
Sul fronte mediorientale, Trump ha lanciato un chiaro monito a Hamas: “Se Hamas romperà la tregua sarà annientato”. Ha inoltre ribadito che non ci saranno truppe americane a Gaza. Sulla pace in Medio Oriente, il presidente ha rivendicato l’importanza dell’attacco statunitense contro le centrali nucleari iraniane, definendolo un’“operazione perfetta” che ha spazzato via “la nube nera sul Medio Oriente”.
Relazioni con la Cina e visita in programma
Trump ha confermato che visiterà la Cina all’inizio del prossimo anno, nel contesto di un rapporto bilaterale definito “buono, ma complicato”. Ha spiegato che la Cina “vuole approfittarsi degli Stati Uniti”, ma ha assicurato che si lavorerà per “trovare un accordo equo”. Sulla questione di Taiwan, il presidente ha dichiarato che la Cina “non vuole invadere Taiwan”, contribuendo a smorzare le tensioni sulle ambizioni territoriali di Pechino.
In un contesto di crescenti preoccupazioni internazionali, anche l’Europa ha intensificato il dialogo con Washington, in particolare in merito alla fragile tregua a Gaza e alle strategie di difesa comunitaria in Ucraina. Le iniziative diplomatiche, come quelle di Trump, si inseriscono in un quadro complesso di alleanze e rivalità geopolitiche che coinvolgono Stati Uniti, Unione Europea, Russia, Cina e paesi del Medio Oriente.






