Roma, 30 dicembre 2025 – Un incontro definito cruciale nella politica mediorientale ha visto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e i suoi principali consiglieri discutere con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, la necessità di un cambio di rotta nella gestione della Cisgiordania. Secondo quanto riportato dall’agenzia Axios, fonti a conoscenza diretta della situazione hanno confermato che Trump e il suo team hanno espresso preoccupazione per l’attuale situazione nei territori occupati, sollecitando Netanyahu a evitare azioni che possano provocare ulteriori tensioni e a “calmare le acque”.
La prima discussione approfondita nel secondo mandato di Trump
L’incontro di lunedì rappresenta la prima volta, nel secondo mandato di Trump iniziato nel gennaio 2025, in cui il presidente americano e il suo staff hanno affrontato in modo dettagliato la politica israeliana in Cisgiordania. La Casa Bianca teme infatti che un’escalation violenta possa compromettere gli sforzi per realizzare l’accordo di pace nella Striscia di Gaza e ostacolare l’espansione degli Accordi di Abramo, fondamentali per il processo di normalizzazione tra Israele e altri Paesi arabi. Le fonti riferiscono che il tema è stato sollevato sia durante un incontro preparatorio di Netanyahu con il Segretario di Stato Marco Rubio e altri consiglieri, sia nel colloquio diretto con Trump nel pomeriggio.
Durante gli incontri, i rappresentanti statunitensi hanno sottolineato problematiche quali la violenza da parte dei coloni israeliani contro i civili palestinesi, l’instabilità finanziaria dell’Autorità Nazionale Palestinese e l’espansione degli insediamenti israeliani. Il messaggio chiave trasmesso dagli USA è che modificare la politica in Cisgiordania è fondamentale non solo per migliorare i rapporti di Israele con l’Europa, ma anche per favorire l’estensione degli Accordi di Abramo ad altri Paesi.

Netanyahu: “Prenderò provvedimenti contro la violenza dei coloni”
In risposta, Netanyahu ha condannato con fermezza gli atti di violenza perpetrati dai coloni e ha assicurato che adotterà ulteriori misure per contrastarli. Ieri lo stesso presidente Trump ha dichiarato pubblicamente che, pur non essendo d’accordo al 100% con Netanyahu sulla gestione della Cisgiordania, entrambi sono determinati a trovare una soluzione condivisa. Trump ha inoltre espresso fiducia nel fatto che il premier israeliano “farà la cosa giusta”, confermando così l’intenzione di proseguire nel dialogo per stabilizzare la regione.






