Washington, 9 ottobre 2025 – Un momento chiave nelle trattative per la pace nel Medio Oriente è avvenuto alla Casa Bianca, dove il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ricevuto un biglietto dal senatore Marco Rubio riguardante un possibile accordo di tregua. “Il segretario di Stato mi ha appena consegnato un biglietto in cui afferma che siamo molto vicini a un accordo sul Medio Oriente”, ha dichiarato Trump durante un evento con la stampa.
L’accordo di tregua tra Israele e Hamas: dettagli e sviluppo

L’intesa per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, mediata dagli Stati Uniti e da altri Paesi tra cui l’Egitto, il Qatar e la Turchia, è entrata in vigore nelle ultime ore. Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno avviato i preparativi per un ritiro parziale dalle aree di conflitto, in conformità con i termini dell’accordo. L’Idf ha inoltre ordinato l’evacuazione immediata di tutti i residenti da Gaza City, zona ancora considerata estremamente pericolosa a causa delle attività militari.
L’accordo prevede anche un significativo scambio di prigionieri: Israele libererà 1.950 detenuti palestinesi in cambio di 20 ostaggi ancora vivi, inclusi 250 ergastolani, in un’operazione che dovrebbe completarsi entro 72 ore. Il cessate il fuoco è considerato una prima fase di un piano di pace più ampio, il cosiddetto “Piano Trump”, che prevede negoziati successivi per il disarmo e la formazione di un nuovo governo nella Striscia di Gaza.
La comunità internazionale ha accolto con favore l’intesa. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha definito l’accordo “un’opportunità di tracciare un percorso politico credibile verso una pace duratura, ancorato alla soluzione dei due Stati”. Anche il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen ha espresso speranza che questo momento possa segnare l’inizio di una soluzione politica permanente.
Le reazioni internazionali e le sfide da affrontare
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ringraziato il presidente Trump e i mediatori regionali per il loro ruolo cruciale nel raggiungimento della tregua. Intanto, la Cina ha auspicato l’entrata in vigore “al più presto possibile” di un cessate il fuoco permanente e complessivo, sottolineando l’urgenza di alleviare la crisi umanitaria e ridurre le tensioni nella regione.
Non mancano però le voci critiche. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha annunciato il suo voto contrario all’accordo, preoccupato per le conseguenze del rilascio dei prigionieri. Inoltre, l’evacuazione forzata degli abitanti di Gaza City ha suscitato proteste e condanne da parte dell’Unione Europea, che ha definito la misura “inaccettabile” e ha sollecitato il rispetto del diritto internazionale umanitario per la protezione dei civili.
Nel frattempo, le truppe israeliane restano dispiegate lungo le linee concordate, pronte ad adattarsi a eventuali evoluzioni operative, mentre la popolazione di Gaza tenta di spostarsi verso il sud della Striscia. La situazione rimane fragile, ma il biglietto consegnato da Rubio a Trump rappresenta un segnale chiaro dell’impegno statunitense per una soluzione diplomatica al lungo conflitto mediorientale.






