Washington, 9 novembre 2025 – Nel contesto del quarantesimo giorno di shutdown federale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilanciato una proposta destinata a riaccendere il dibattito sulla riforma sanitaria americana. Attraverso un post pubblicato sulla piattaforma Truth, Trump ha suggerito un’alternativa alla tradizionale estensione dei sussidi per i piani di assicurazione sanitaria, chiedendo ai repubblicani di abolire l’Obamacare e di redistribuire direttamente i fondi alla popolazione.
La proposta di Trump: abolire Obamacare e dare i fondi direttamente agli americani
Nel suo messaggio, Trump ha dichiarato: «Chiedo ai senatori che le centinaia di miliardi di dollari attualmente inviati alle compagnie assicurative succhia-soldi per salvare la pessima assistenza sanitaria fornita dall’Obamacare, vengano inviati direttamente alla popolazione in modo che possano acquistare la propria assistenza sanitaria, molto migliore». Questa visione si inserisce nelle strategie di riforma sanitaria che il presidente ha più volte espresso, con l’intento di sostituire il sistema attuale con un modello più orientato al consumatore.
Il senatore repubblicano Lindsey Graham, veterano del Congresso, ha accolto con favore la proposta, definendola «geniale». Graham aveva già avanzato idee simili nel 2017 durante il primo mandato di Trump, sottolineando la necessità di un sistema sanitario che funzioni meglio per il consumatore rispetto all’attuale impalcatura dell’Obamacare.
Contesto e sfide per la sanità americana nel 2025
Il settore sanitario e farmaceutico degli Stati Uniti vive un momento complesso nel 2025, con molteplici fattori in gioco. L’amministrazione Trump ha nominato Robert F. Kennedy Jr. alla guida del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, segnando una linea dura contro alcune pratiche del settore farmaceutico. La possibilità di tagli ai finanziamenti federali, inclusi quelli destinati all’Affordable Care Act (ACA), e un controllo più rigoroso sui prezzi dei farmaci, sono elementi che potrebbero ridisegnare il panorama sanitario.
Attualmente, circa 45 milioni di americani sono iscritti a una copertura assicurativa legata all’ACA, ma la nuova amministrazione sembra orientata a modificare i sussidi federali e a ridurre le iscrizioni, con possibili ripercussioni sull’accesso alle cure. Inoltre, la questione dei Pharmacy Benefit Manager (PBM), intermediari nel mercato farmaceutico accusati di alzare i costi, è un altro tema centrale nell’agenda di Trump, con proposte legislative volte a limitare il loro ruolo.






